Camera di Commercio di Matera, a rischio il personale e i servizi

Tortorelli chiede intevento di Pittella sui tagli alle camere di commercio

mercoledì 3 settembre 2014 09.00
A cura di Marco Delli Noci
Taglio "drastico" in arrivo per l'organizzazione del sistema camerale materano: dal dimezzamento del personale a quello dei servizi. Queste sono le decisioni che prenderà Angelo Tortorelli, Presidente della Camera di Commercio di Matera, per far fronte ai tagli lineari degli importi dovuti alle camere di commercio da parte delle imprese. Tagli imposti dalla nuova legge sulla Pubblica Amministrazione.

Tortorelli ha rivolto un forte e accorato appello al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che inconterà nei prossimi giorni, perché "anche il governatore di un territorio deve dir la sua. Se il sistema camerale deve essere cestinato, non deve deciderlo Renzi, ma il governatore del territorio perché ha il potere di scegliere il futuro degli imprenditori di questa regione. Confido in un suo intervento".

La nuova legge sulle Pubbliche Amministrazioni include tagli ai "diritti camerali" che sono gli importi dovuti alle camere di commercio da parte delle imprese. I tagli sono stati così suddivisi: -35% per il 2015, -40% per il 2016 e -50% per il 2017.

Il presidente della Camera di Commercio di Matera contesta le nuove misure e rivendica il lavoro svolto: "L'ente camerale vive grazie esclusivamente ai contributi degli imprenditori. Si stima che la media degli importi è di 60 euro l'anno. Noi, Camera di Commercio di Matera, abbiamo reinvestito il 42% di questi 60 euro per fare promozione sul territorio. Adesso Renzi in modo distratto, semplicistico e senza che alla base ci sia stato un confronto, vuole azzerare le Camere di Commercio. L'imprenditore, in Italia, deve avere gli stessi diritti e doveri da nord a sud? Questo sistema può essere garantito, in Italia, solamente dalla Camera di Commercio".

La massima carica camerale esprime le motivazioni per cui ha deciso di tagliare linearmente l'organizzazione del sistema camerale, in seguito alle misure sulla PA: "Da buon padre di famiglia non posso e non voglio chiedere prestiti per arginare eventuali buchi. Non voglio e non posso andare a 'raschiare' sul patrimonio, perché gli altri imprenditori non la prenderebbero bene. Cosa fare? Taglio del personale e chiusura tutti i servizi aggiuntivi: aziende speciali, Cesp, contratti che noi abbiamo con i sistemi delle camere di commercio per garantire servizi. Non posso farci niente. Tutta la promozione fatta in 5 anni, non ci sarà più".

L'azzeramento delle camere di commercio, paventato con questa legge, metterà in difficoltà anche le imprese: "L'unica istituzione vicino alle esigenze di promozione delle imprese è la Camera di Commercio che parla la dialettica dell'imprenditore. Se viene meno, ci si dovrà rivolgere ad altre istituzioni che però non avranno la stessa sensibilità imprenditoriale dell'ente camerale. La classe imprenditoriale è in crescita perché il sistema camerale è vicino alle imprese".

E Tortorelli continua, preoccupato, dicendo che la Camera di Commercio di Matera ha chiamato i parlamentari a raccolta sul problema: "Con nostra somma meraviglia, ci siamo accorti che nella stragrande maggioranza dei casi non sapevano cos'è l'ente camerale".

Altro argomento scottante è una riforma delle camere di commercio che va verso una regionalizzazione e su cui lui è d'accordo: "Noi siamo nelle condizioni di autoriformarci. Oggi siamo 105 camere e abbiamo presentato un disegno di legge che, nei prossimi 18 mesi, ne dimezzerà il numero a 50. Il sistema camerale deve guardare alla regionalizzazione. Non è più possibile gestire il proprio orticello. Nello stesso tempo, però, dobbiamo salvaguardare il nostro diritto e dovere di rappresentare il territorio. Però mancano i soldi e su ciò è solo il governatore che può decidere cosa fare".

Infine una considerazione sul Premier Renzi: "Del presidente Renzi apprezzo la volontà di fare, il coraggio, ma a volte il suo lavoro è po' frettoloso e, di certo, non porta a buoni risultati. Sono convinto che quando parla di enti inutili si riferisca ad altro e non agli enti camerali. Mi piace essere convinto di ciò. Se così non fosse, non accetto che le camere competenti debbano pagare per chi non ha dimostrato di esserlo".