CallMat: stop alle procedure di licenziamento
Firmat accordo di solidarietà
giovedì 30 gennaio 2025
21.30
Al termine di un serrato confronto, è stato sottoscritto un accordo tra i rappresentanti aziendali di CallMat, le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni e le Rsu del sito produttivo di Matera, che chiude la procedura di riduzione del personale per 252 addetti, avviata dall'azienda lo scorso 6 dicembre. L'accordo prevede la chiusura della procedura di licenziamento con unico criterio di uscita la volontarietà, con la sottoscrizione di un verbale di non opposizione al licenziamento e la previsione di un incentivo all'esodo, il cui importo sarà determinato con successiva intesa.
Contestualmente le parti hanno sottoscritto un accordo di solidarietà difensiva dal 1° febbraio al 31 maggio 2025, con una percentuale massima-media mensile del 40%. La solidarietà sarà programmata a giornata intera, garantendo equa rotazione su tutto il personale in forza. Nel corso dei 4 mesi saranno previsti interventi formativi, mirati al miglioramento quanti-qualitativo nel servizio offerto.
L'azienda, confermando la ferma volontà di rilanciare il sito, dopo dettagliata illustrazione alla rappresentanza sindacale unitaria ed alle strutture territoriali della Basilicata, proporrà un sistema di recupero, almeno parziale, della perdita salariale derivante dall'utilizzo dell'ammortizzatore sociale. CallMat anticiperà il trattamento di integrazione salariale per tutta la durata dell'accordo, riconoscendo gli importi previsti dalla norma, nel mese di competenza.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, pur nel considerare positiva la revoca dei licenziamenti, continuano ad esprimere forti perplessità sul prosieguo della vertenza e su una risoluzione strutturale nel breve termine della stessa. Gli impegni assunti dalle organizzazioni sindacali e dall'azienda Callmat nel corso dell'incontro dello scorso 8 gennaio presso il Mimit, si sono concretizzati con la sottoscrizione delle due intese. Nei prossimi giorni dovrà essere riconvocato il tavolo di crisi presso il Ministero, per comprendere gli impegni di Tim sulle garanzie dei volumi anche nei mesi successivi, ed i passi in avanti della Regione Basilicata rispetto a quanto sancito nell'intesa ministeriale.
Gli accordi sottoscritti permettono di uscire dalla "scure" rappresentata dai licenziamenti e mettono nelle condizioni i lavoratori di ritrovare serenità lavorativa, dimostrando il loro valore in termini di professionalità e competenze. Ma per dare soluzione strutturale alla vertenza, serve che ciascuno degli attori coinvolti faccia la propria parte, e come sindacato incalzeremo a partire da subito il Ministero per convocare l'aggiornamento del tavolo di crisi.
Contestualmente le parti hanno sottoscritto un accordo di solidarietà difensiva dal 1° febbraio al 31 maggio 2025, con una percentuale massima-media mensile del 40%. La solidarietà sarà programmata a giornata intera, garantendo equa rotazione su tutto il personale in forza. Nel corso dei 4 mesi saranno previsti interventi formativi, mirati al miglioramento quanti-qualitativo nel servizio offerto.
L'azienda, confermando la ferma volontà di rilanciare il sito, dopo dettagliata illustrazione alla rappresentanza sindacale unitaria ed alle strutture territoriali della Basilicata, proporrà un sistema di recupero, almeno parziale, della perdita salariale derivante dall'utilizzo dell'ammortizzatore sociale. CallMat anticiperà il trattamento di integrazione salariale per tutta la durata dell'accordo, riconoscendo gli importi previsti dalla norma, nel mese di competenza.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, pur nel considerare positiva la revoca dei licenziamenti, continuano ad esprimere forti perplessità sul prosieguo della vertenza e su una risoluzione strutturale nel breve termine della stessa. Gli impegni assunti dalle organizzazioni sindacali e dall'azienda Callmat nel corso dell'incontro dello scorso 8 gennaio presso il Mimit, si sono concretizzati con la sottoscrizione delle due intese. Nei prossimi giorni dovrà essere riconvocato il tavolo di crisi presso il Ministero, per comprendere gli impegni di Tim sulle garanzie dei volumi anche nei mesi successivi, ed i passi in avanti della Regione Basilicata rispetto a quanto sancito nell'intesa ministeriale.
Gli accordi sottoscritti permettono di uscire dalla "scure" rappresentata dai licenziamenti e mettono nelle condizioni i lavoratori di ritrovare serenità lavorativa, dimostrando il loro valore in termini di professionalità e competenze. Ma per dare soluzione strutturale alla vertenza, serve che ciascuno degli attori coinvolti faccia la propria parte, e come sindacato incalzeremo a partire da subito il Ministero per convocare l'aggiornamento del tavolo di crisi.