Buoni spesa, sentenza Tribunale a favore del Comune:
Per i giudici: “Nessuna discriminazione a immigrati non residenti”
martedì 26 maggio 2020
17.00
Sulla vicenda dei buoni spesa il Tribunale di Matera dà ragione al Comune. Dal Palazzo di Giustizia materano hanno, infatti, rigettato il ricorso presentato da una cittadina immigrata non residente nel comune di Matera, che si era rivolta al tribunale denunciando una presunta discriminazione da parte dell'amministrazione comunale, che con delibera di giunta aveva stabilito le regole per l'erogazione delle risorse da destinare a buoni spesa.
Nel dispositivo rilasciato dal tribunale si sottolinea che il Comune ha agito con giudizio, non contrastando le norme sulle discriminazioni. Nello specifico, l'obiezione che veniva sollevata al Comune riguardava la richiesta della residenza nella città di Matera. Ebbene, a quanto stabilito dalla sentenza, il Comune, per tutelarsi, ha agito correttamente nel richiedere la residenza nella città dei Sassi per accedere al buono spesa, giustificando la decisione con la volontà di scongiurare possibili frodi da parte di persone che, pur non avendo i requisiti richiesti, avrebbero potuto procurarseli in maniera fraudolenta.
"In particolare, - si legge nella sentenza- come ha osservato l'ente comunale, uno stesso nucleo familiare, variando il proprio domicilio a mezzo di richieste intestate a diversi suoi componenti, potrebbe avanzare in diversi comuni più istanze per ottenere più buoni spesa, comportamento illecito che da un lato sarebbe agevolato dal breve lasso temporale richiesto per il cambio di domicilio e, dall'altro, permetterebbe di ottenere un indebito vantaggio, evento questo già di per sé illecito che assume maggior lesività considerando la riduzione delle risorse finanziarie che comporterebbe per altri legittimi beneficiari della misura emergenziale".
Soddisfatta del pronunciamento dei giudici l'assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli che ha commentato "Il Tribunale ha sancito il corretto comportamento del Comune improntato a criteri di equità e non certo di carattere discriminatorio. Proseguiremo nella distribuzione dei buoni spesa per far fronte alle richieste dei cittadini e avvieremo anche la diffusione dei sussidi previsti dalla social card della Regione. Se l'emergenza sanitaria non può dirsi ancora conclusa, purtroppo quella economico-sociale è solo agli inizi. Il Comune di Matera è stato tra i primi in Italia a erogare i buoni spesa dando prova di efficienza e tempestività nell'intervento. Bisogna ora continuare a lavorare per dare un sostegno concreto a tutti i cittadini che purtroppo non ce l'hanno o non ce l'hanno più".
Sempre sui buoni spesa, però, a fine aprile il Tar Basilicata aveva dato torto al Comune accogliendo il ricorso di un immigrato albanese, non residente bensì domiciliato nella città dei Sassi.
Nel dispositivo rilasciato dal tribunale si sottolinea che il Comune ha agito con giudizio, non contrastando le norme sulle discriminazioni. Nello specifico, l'obiezione che veniva sollevata al Comune riguardava la richiesta della residenza nella città di Matera. Ebbene, a quanto stabilito dalla sentenza, il Comune, per tutelarsi, ha agito correttamente nel richiedere la residenza nella città dei Sassi per accedere al buono spesa, giustificando la decisione con la volontà di scongiurare possibili frodi da parte di persone che, pur non avendo i requisiti richiesti, avrebbero potuto procurarseli in maniera fraudolenta.
"In particolare, - si legge nella sentenza- come ha osservato l'ente comunale, uno stesso nucleo familiare, variando il proprio domicilio a mezzo di richieste intestate a diversi suoi componenti, potrebbe avanzare in diversi comuni più istanze per ottenere più buoni spesa, comportamento illecito che da un lato sarebbe agevolato dal breve lasso temporale richiesto per il cambio di domicilio e, dall'altro, permetterebbe di ottenere un indebito vantaggio, evento questo già di per sé illecito che assume maggior lesività considerando la riduzione delle risorse finanziarie che comporterebbe per altri legittimi beneficiari della misura emergenziale".
Soddisfatta del pronunciamento dei giudici l'assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli che ha commentato "Il Tribunale ha sancito il corretto comportamento del Comune improntato a criteri di equità e non certo di carattere discriminatorio. Proseguiremo nella distribuzione dei buoni spesa per far fronte alle richieste dei cittadini e avvieremo anche la diffusione dei sussidi previsti dalla social card della Regione. Se l'emergenza sanitaria non può dirsi ancora conclusa, purtroppo quella economico-sociale è solo agli inizi. Il Comune di Matera è stato tra i primi in Italia a erogare i buoni spesa dando prova di efficienza e tempestività nell'intervento. Bisogna ora continuare a lavorare per dare un sostegno concreto a tutti i cittadini che purtroppo non ce l'hanno o non ce l'hanno più".
Sempre sui buoni spesa, però, a fine aprile il Tar Basilicata aveva dato torto al Comune accogliendo il ricorso di un immigrato albanese, non residente bensì domiciliato nella città dei Sassi.