Borghi attrattivi, sono 17 le candidature
La Regione dovrà scegliere un solo progetto
mercoledì 2 marzo 2022
13.05
Sono 17 i Comuni lucani con meno di 15mila abitanti che hanno aderito all'avviso di manifestazione d'interesse emanato dalla Regione Basilicata per scegliere la proposta progettuale da candidare al finanziamento della linea di azione del Pnrr per l'attrattività dei borghi. La Regione dovrà sceglierne uno e presentarlo al Ministero della Cultura entro il 15 marzo prossimo.
I Comuni che si sono presentati sono Vietri di Potenza, Garaguso, Cirigliano, Rionero in Vulture, Tricarico, Lauria, Irsina, Brienza, Tursi, Avigliano, Aliano, Rapone, Colobraro, Rotonda, Pietragalla, Missanello e Rivello. A queste si aggiungono le istanze dei Comuni di Guardia Perticara, Forenza e Maratea, che sono state presentate oltre il termine e non potranno quindi essere prese in considerazione. Attraverso un'apposita linea di finanziamento, in tutta Italia saranno scelti 21 progetti pilota (uno per ogni Regione o Provincia Autonoma), ciascuno di importo pari ad un massimo 20 milioni di euro, finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o comunque caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono.
I progetti puntano a prevedere un percorso di ''recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione degli stessi''.
I Comuni che si sono presentati sono Vietri di Potenza, Garaguso, Cirigliano, Rionero in Vulture, Tricarico, Lauria, Irsina, Brienza, Tursi, Avigliano, Aliano, Rapone, Colobraro, Rotonda, Pietragalla, Missanello e Rivello. A queste si aggiungono le istanze dei Comuni di Guardia Perticara, Forenza e Maratea, che sono state presentate oltre il termine e non potranno quindi essere prese in considerazione. Attraverso un'apposita linea di finanziamento, in tutta Italia saranno scelti 21 progetti pilota (uno per ogni Regione o Provincia Autonoma), ciascuno di importo pari ad un massimo 20 milioni di euro, finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o comunque caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono.
I progetti puntano a prevedere un percorso di ''recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione degli stessi''.