Bonifica discariche, raccolti 250 quintali di rifiuti speciali
A Matera ripuliti 15 siti abusivi sparsi nel territorio cittadino
lunedì 4 febbraio 2019
17.00
Il comune mette in campo l'operazione "Matera Pulita". L'amministrazione comunale ha realizzato una campagna di bonifica straordinaria di alcune zone della città, divenute vere e proprie discariche abusive.
Rifiuti speciali che si trovavano non solo nelle periferie e nelle zone extraurbane, ma anche nel cuore antico della città. Il fenomeno, purtroppo, che non ha risparmiato neppure il rione Sassi.
Una quindicina i siti interessati dall'intervento degli specialisti inviati dall'assessorato all'Ambiente ad effettuare opere di bonifica, in alcune zone rese oggetto di sversamento abusivo di rifiuti.
"La quantità di rifiuti raccolti è davvero consistente -spiega l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Tragni-. Il lavoro svolto dall'Amministrazione comunale è stato meticoloso e ben fatto e ha ripulito la città da vere e proprie mini-discariche dislocate su tutto il territorio cittadino".
L'operazione "Matera pulita" però non finisce qui. Infatti, da Palazzo di città fanno sapere che gli interventi di ripulitura non sono terminati e si sta già lavorando in altre quattro "mini-discariche" dove è stata constatata la presenza di rifiuti speciali.
"La lotta ai reati ambientali non dovrebbe riguardare solo le forze dell'ordine ma tutti i cittadini- continua l'assessore Tragni-. Invito i materani a segnalare le violazioni e a denunciare chi non si fa scrupoli di abbandonare rifiuti, a volte pericolosi, che inquinano l'ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini".
Il personale addetto alla pulizia ha raccolto 250 quintali di rifiuti speciali abbandonati. Il materiale ritrovati in queste discariche a cielo aperto è di varia natura. Sono stati rinvenuti e rimossi 2000 chilogrammi di amianto, 3000 di guaine, 216mila di rifiuti inerti e 8600 di imballaggi. Si tratta di lastre e tubazioni in cemento-amianto, rifiuti edili da demolizione, parti di autoveicoli, guaine bituminose, plastiche, apparecchi elettronici e rifiuti derivanti dal confezionamento delle pelli.
Materiali, in alcuni casi dannosi per la salute dei cittadini (abbandonati lungo le strade da persone prive di senso civico), che il Comune ha dovuto rimuovere trattandoli e smaltendoli adeguatamente, in modo da garantire sicurezza, igiene e decoro alla città dei Sassi.
Rifiuti speciali che si trovavano non solo nelle periferie e nelle zone extraurbane, ma anche nel cuore antico della città. Il fenomeno, purtroppo, che non ha risparmiato neppure il rione Sassi.
Una quindicina i siti interessati dall'intervento degli specialisti inviati dall'assessorato all'Ambiente ad effettuare opere di bonifica, in alcune zone rese oggetto di sversamento abusivo di rifiuti.
"La quantità di rifiuti raccolti è davvero consistente -spiega l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Tragni-. Il lavoro svolto dall'Amministrazione comunale è stato meticoloso e ben fatto e ha ripulito la città da vere e proprie mini-discariche dislocate su tutto il territorio cittadino".
L'operazione "Matera pulita" però non finisce qui. Infatti, da Palazzo di città fanno sapere che gli interventi di ripulitura non sono terminati e si sta già lavorando in altre quattro "mini-discariche" dove è stata constatata la presenza di rifiuti speciali.
"La lotta ai reati ambientali non dovrebbe riguardare solo le forze dell'ordine ma tutti i cittadini- continua l'assessore Tragni-. Invito i materani a segnalare le violazioni e a denunciare chi non si fa scrupoli di abbandonare rifiuti, a volte pericolosi, che inquinano l'ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini".
Il personale addetto alla pulizia ha raccolto 250 quintali di rifiuti speciali abbandonati. Il materiale ritrovati in queste discariche a cielo aperto è di varia natura. Sono stati rinvenuti e rimossi 2000 chilogrammi di amianto, 3000 di guaine, 216mila di rifiuti inerti e 8600 di imballaggi. Si tratta di lastre e tubazioni in cemento-amianto, rifiuti edili da demolizione, parti di autoveicoli, guaine bituminose, plastiche, apparecchi elettronici e rifiuti derivanti dal confezionamento delle pelli.
Materiali, in alcuni casi dannosi per la salute dei cittadini (abbandonati lungo le strade da persone prive di senso civico), che il Comune ha dovuto rimuovere trattandoli e smaltendoli adeguatamente, in modo da garantire sicurezza, igiene e decoro alla città dei Sassi.