Bomba nella Sala ricevimenti, serve attenzione
"Un fenomeno già visto, la politica deve dare spiegazioni" ammette Pedicini
domenica 9 marzo 2014
10.24
Continua a far discutere l'esplosione di una bomba alla Sala ricevimenti "I Giardini della Corte", poco fuori città.
Dopo gli interventi delle associazioni e del presidente della Camera di Commercio, arrivano dalla politica le ultime posizioni. E' il Delegato alla Sicurezza nel Direttivo Regionale di Forza Italia, Adriano Pedicini l'ultimo in ordine di tempo ad esprimersi sulla vicenda.
"Quanto accaduto la scorsa notte alle porte di Matera, allorchè un ordigno ha svegliato la città e fatto saltare una sala ricevimento, non deve passare nella naturale e sterile rappresentazione di un accadimento isolato e di poco conto, bensì fatto di gravità assoluta e di grande meditazione istituzionale per chi è preposto all'ordine e sicurezza pubblica", ammette. "Fatti del genere, che giungono dopo altri episodi sui quali non si è fatta ancora chiarezza, come quello avvenuto lo scorso settembre, dell'incendio doloso di una pizzeria appena aperta in via La Martella, devono imporre una allerta massima nella nostra città per arginare prontamente il nascere di qualunque turbamento dell'ordine pubblico, garantendo ad ogni cittadino il diritto di essere tutelato e difeso nella persona e nel patrimonio, in particolar modo quando da questo derivano fonti di reddito e posti di lavoro".
Una riflessione utile anche al futuro della città, vicino e lontano. "Questa minaccia oggi non deve compromettere o cambiare le strategie ed abitudini di questa città nell'accoglienza né, cosa peggiore, allontanare investimenti, alla vigilia dell'appuntamento culturale con l'Europa - continua Pedicini - in un delicato momento di crescita economica di alcuni settori come quello turistico alberghiero. Progresso certamente un tantino enfatizzato, ma non può negarsi che in questo momento di crisi il settore genera economia e flussi di denaro che non passano inosservati alla organizzata criminalità del circondario".
Niente a che vedere con quella da più parti indicata come la "città più sicura d'Italia. "La percezione di sicurezza del vissuto della città ha sino ad oggi funzionato, sia per i cittadini che per chi li governa, come collettore di ansie e problemi. Di qui in poi c'è bisogno che continui a funzionare ancor meglio, non ci si può distrarre o abbassar la guardia, per far ciò c'è bisogno di consapevolezza da parte dei cittadini in ordine alla titolarità di responsabilità collaborativa nell'interesse sociale, per concepire la sicurezza come un bene comune. Di riflesso non può non rivolgersi a chi a livello istituzionale è preposto al contrasto alla criminalità affinché non trascuri nulla nella contesa ai fenomeni criminali del territorio materano".
Dopo gli interventi delle associazioni e del presidente della Camera di Commercio, arrivano dalla politica le ultime posizioni. E' il Delegato alla Sicurezza nel Direttivo Regionale di Forza Italia, Adriano Pedicini l'ultimo in ordine di tempo ad esprimersi sulla vicenda.
"Quanto accaduto la scorsa notte alle porte di Matera, allorchè un ordigno ha svegliato la città e fatto saltare una sala ricevimento, non deve passare nella naturale e sterile rappresentazione di un accadimento isolato e di poco conto, bensì fatto di gravità assoluta e di grande meditazione istituzionale per chi è preposto all'ordine e sicurezza pubblica", ammette. "Fatti del genere, che giungono dopo altri episodi sui quali non si è fatta ancora chiarezza, come quello avvenuto lo scorso settembre, dell'incendio doloso di una pizzeria appena aperta in via La Martella, devono imporre una allerta massima nella nostra città per arginare prontamente il nascere di qualunque turbamento dell'ordine pubblico, garantendo ad ogni cittadino il diritto di essere tutelato e difeso nella persona e nel patrimonio, in particolar modo quando da questo derivano fonti di reddito e posti di lavoro".
Una riflessione utile anche al futuro della città, vicino e lontano. "Questa minaccia oggi non deve compromettere o cambiare le strategie ed abitudini di questa città nell'accoglienza né, cosa peggiore, allontanare investimenti, alla vigilia dell'appuntamento culturale con l'Europa - continua Pedicini - in un delicato momento di crescita economica di alcuni settori come quello turistico alberghiero. Progresso certamente un tantino enfatizzato, ma non può negarsi che in questo momento di crisi il settore genera economia e flussi di denaro che non passano inosservati alla organizzata criminalità del circondario".
Niente a che vedere con quella da più parti indicata come la "città più sicura d'Italia. "La percezione di sicurezza del vissuto della città ha sino ad oggi funzionato, sia per i cittadini che per chi li governa, come collettore di ansie e problemi. Di qui in poi c'è bisogno che continui a funzionare ancor meglio, non ci si può distrarre o abbassar la guardia, per far ciò c'è bisogno di consapevolezza da parte dei cittadini in ordine alla titolarità di responsabilità collaborativa nell'interesse sociale, per concepire la sicurezza come un bene comune. Di riflesso non può non rivolgersi a chi a livello istituzionale è preposto al contrasto alla criminalità affinché non trascuri nulla nella contesa ai fenomeni criminali del territorio materano".