Blocco delle pensioni, da agosto al via i rimborsi
Uil: sono circa 24mila i beneficiari lucani
venerdì 26 giugno 2015
9.45
Novità sul fronte previdenziale. Dal primo agosto 2015 l'Inps pagherà a circa 24mila pensionati lucani a titolo di arretrati la rivalutazione delle pensioni all'inflazione sancita dalla sentenza della Consulta che aveva dichiarato illegittimo il blocco della perequazione, e recepita nei giorni scorso dal decreto legge del governo. Ad essere interessate dall'erogazione una tantum, le pensioni da 3 volte il minimo fino a 6 volte (oltre questo tetto non è previsto nessun concorso), secondo un meccanismo di calcolo confermato da una circolare Inps. E per le pensioni fino a 1500 arriverà un rimborso di 796,27 euro a valere per gli anni dal 2012 al 2015.
"La Consulta – commenta Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil pensionati - ha sancito, come da sempre sostenuto dalla Uil e dalla Uil pensionati, l'incostituzionalità del blocco della perequazione delle pensioni sopra tre volte il minimo, introdotto dalla Legge Monti/Fornero del 2011. È una sentenza che finalmente fa giustizia. Non sottovalutiamo le esigenze di bilancio dello Stato, affiancate però al dovere di solidarietà, che - scrivono i giudici della Corte Costituzionale nella sentenza 70 del 30 aprile scorso - hanno fornito una giustificazione ragionevole alla soppressione della rivalutazione automatica annuale per i trattamenti di importo otto volte superiore al trattamento minimo Inps".
In merito alle condizioni di vita dei pensionati della nostra regione i dati del rapporto, conclude Vincenzo Tortorelli, "mettono in evidenza il lento declino della nostra Regione rientrata drammaticamente nei territori meno sviluppati, e, mettono ancor più in evidenza come vi sia un tema che riguarda soprattutto, ma non solo, i redditi da pensione. È necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo centinaia di migliaia di persone che vivono con una pensione che un tempo era anche 'decente', ai limiti della soglia di povertà. Per la Uilp così com'è proposta l'integrazione ai trattamenti è comunque inadeguata".
Per la UIL e la UIL Pensionati bisogna ampliare la soglia di calcolo ripristinando un diritto vero di perequazione: "Nell'iter di conversione in legge del decreto sulle pensioni, il Parlamento – spiega Tortorelli - deve apportare modifiche significative al testo, in particolare per la ricostituzione del montante pensionistico, così da evitare che il danno prodotto dal blocco della rivalutazione introdotto dalla legge Monti Fornero diventi permanente".
"La Consulta – commenta Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil pensionati - ha sancito, come da sempre sostenuto dalla Uil e dalla Uil pensionati, l'incostituzionalità del blocco della perequazione delle pensioni sopra tre volte il minimo, introdotto dalla Legge Monti/Fornero del 2011. È una sentenza che finalmente fa giustizia. Non sottovalutiamo le esigenze di bilancio dello Stato, affiancate però al dovere di solidarietà, che - scrivono i giudici della Corte Costituzionale nella sentenza 70 del 30 aprile scorso - hanno fornito una giustificazione ragionevole alla soppressione della rivalutazione automatica annuale per i trattamenti di importo otto volte superiore al trattamento minimo Inps".
In merito alle condizioni di vita dei pensionati della nostra regione i dati del rapporto, conclude Vincenzo Tortorelli, "mettono in evidenza il lento declino della nostra Regione rientrata drammaticamente nei territori meno sviluppati, e, mettono ancor più in evidenza come vi sia un tema che riguarda soprattutto, ma non solo, i redditi da pensione. È necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo centinaia di migliaia di persone che vivono con una pensione che un tempo era anche 'decente', ai limiti della soglia di povertà. Per la Uilp così com'è proposta l'integrazione ai trattamenti è comunque inadeguata".
Per la UIL e la UIL Pensionati bisogna ampliare la soglia di calcolo ripristinando un diritto vero di perequazione: "Nell'iter di conversione in legge del decreto sulle pensioni, il Parlamento – spiega Tortorelli - deve apportare modifiche significative al testo, in particolare per la ricostituzione del montante pensionistico, così da evitare che il danno prodotto dal blocco della rivalutazione introdotto dalla legge Monti Fornero diventi permanente".