Bilancio di previsione e ciclo dei rifiuti, le riflessioni di Cotugno
L’intervento del consigliere sull’assise comunale convocata per il 28 agosto
giovedì 20 agosto 2015
9.05
Il prossimo consiglio comunale, programmato per il 28 agosto, sarà determinante per il futuro amministrativo di Matera, in quanto si discuterà del bilancio di previsione 2015 e, di conseguenza, della gestione della raccolta rifiuti.
Certamente due argomenti scottanti che hanno acceso il recente dibattito politico materano, coinvolgendo la giunta e i consiglieri comunali, oltre che l'opinione pubblica. Ultimo, in ordine di tempo, l'intervento del consigliere di Matera Capitale, Angelo Cotugno, che traccia un quadro generale sui punti contenuti nel bilancio di previsione 2015: "Il consiglio comunale sarà impegnato a quadrare un bilancio che oltre a contenere un ulteriore consistente taglio nei trasferimenti statali, richiede la ridefinizione del programma dei lavori pubblici in modo da avviare i le attività per una serie di opere ed infrastrutture utilizzando tutte le risorse rivenienti dai Pisus e dai fondi FSC e dovrà rivedere in aumento la tassa sui rifiuti fino a coprire i costi di gestione dell'intero ciclo dei rifiuti". Altro punto da fronteggiare sarà l'aumento della Tarsu, che Cotugno giustifica così: "Il suo aumento tiene conto del costo aggiuntivo che si è dovuto sostenere a causa della "chiusura della discarica" e del conseguente trasferimento dei rifiuti a Melfi e Pisticci, oltre 200 euro a tonnellata di rifiuti , oltre un milione di euro per il solo periodo che va dal 20/4/2015 a tutto ottobre 2015".
Ma la questione che tiene banco, più di tutte, è la gestione della raccolta rifiuti. "In tema di gestione del ciclo dei rifiuti – osserva il consigliere di maggioranza - sarà indispensabile chiarire una serie di interrogativi che proprio in questi giorni stanno emergendo. Bisognerà farlo non solo per giustificare l'aumento della tassa sui rifiuti quanto per esplicitare in modo ancora più chiaro e trasparente l'indirizzo che si vuole dare in materia di gestione del ciclo dei rifiuti : dalla raccolta, al trattamento fino alla gestione della discarica e del sito di La Martella". In merito a quest'ultima, "in più occasioni si è utilizzato, credo in maniera ambigua, il termine 'chiusura della discarica' senza indicare dove poi conferire i rifiuti, con quali costi, senza che sia stata data alcuna indicazione sul modello di gestione e senza indicare come governare la definitiva 'chiusura della discarica'".
Sarà importante riflettere su questo tema, considerando che, come ricorda Cotugno, "Il Comune di Matera a maggio 2015, sulla base di una impostazione della vecchia amministrazione, ha presentato un ulteriore progetto per richiedere l'A.I.A. che, proprio in ragione di riferimenti normativi poco chiari e di valutazioni non sempre coerenti, dovrà essere necessariamente approfondito anche sulla base degli indirizzi che la nuova amministrazione ed il nuovo consiglio vorrà dare".
Con la concessione dell' A.I.A., sono due sono le ipotesi in campo: "Se l'autorizzazione integrata ambientale prevede un consistente aumento delle volumetrie e se si prevede l'installazione di un impianto di biostabilizzazione – chiarisce Cotugno - probabilmente l'area di La Martella continuerà ad essere utilizzata per un lungo periodo che potrà anche coincidere con tutta la fase, circa trent'anni, di gestione che segue la stessa chiusura delle vasche di conferimento. Se come richiesto con l'A.I.A. è prevista la realizzazione di un impianto di trattamento del percolato in loco e se il quadro economico di investimento supera i 16 MEU bisognerà allora avviare al più presto una fase di approfondimento, chiarimento e condivisione con cittadini e soggetti economici e sociali per poi passare alla discussione ed approvazione in consiglio comunale".
"Credo altresì – conclude il consigliere di Matera Capitale - che si debba avviare un confronto con lo stesso governo regionale per definire un chiaro quadro normativo in tema di gestione dei rifiuti anche per evitare un possibile proliferare di piattaforme ed impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti".
Certamente due argomenti scottanti che hanno acceso il recente dibattito politico materano, coinvolgendo la giunta e i consiglieri comunali, oltre che l'opinione pubblica. Ultimo, in ordine di tempo, l'intervento del consigliere di Matera Capitale, Angelo Cotugno, che traccia un quadro generale sui punti contenuti nel bilancio di previsione 2015: "Il consiglio comunale sarà impegnato a quadrare un bilancio che oltre a contenere un ulteriore consistente taglio nei trasferimenti statali, richiede la ridefinizione del programma dei lavori pubblici in modo da avviare i le attività per una serie di opere ed infrastrutture utilizzando tutte le risorse rivenienti dai Pisus e dai fondi FSC e dovrà rivedere in aumento la tassa sui rifiuti fino a coprire i costi di gestione dell'intero ciclo dei rifiuti". Altro punto da fronteggiare sarà l'aumento della Tarsu, che Cotugno giustifica così: "Il suo aumento tiene conto del costo aggiuntivo che si è dovuto sostenere a causa della "chiusura della discarica" e del conseguente trasferimento dei rifiuti a Melfi e Pisticci, oltre 200 euro a tonnellata di rifiuti , oltre un milione di euro per il solo periodo che va dal 20/4/2015 a tutto ottobre 2015".
Ma la questione che tiene banco, più di tutte, è la gestione della raccolta rifiuti. "In tema di gestione del ciclo dei rifiuti – osserva il consigliere di maggioranza - sarà indispensabile chiarire una serie di interrogativi che proprio in questi giorni stanno emergendo. Bisognerà farlo non solo per giustificare l'aumento della tassa sui rifiuti quanto per esplicitare in modo ancora più chiaro e trasparente l'indirizzo che si vuole dare in materia di gestione del ciclo dei rifiuti : dalla raccolta, al trattamento fino alla gestione della discarica e del sito di La Martella". In merito a quest'ultima, "in più occasioni si è utilizzato, credo in maniera ambigua, il termine 'chiusura della discarica' senza indicare dove poi conferire i rifiuti, con quali costi, senza che sia stata data alcuna indicazione sul modello di gestione e senza indicare come governare la definitiva 'chiusura della discarica'".
Sarà importante riflettere su questo tema, considerando che, come ricorda Cotugno, "Il Comune di Matera a maggio 2015, sulla base di una impostazione della vecchia amministrazione, ha presentato un ulteriore progetto per richiedere l'A.I.A. che, proprio in ragione di riferimenti normativi poco chiari e di valutazioni non sempre coerenti, dovrà essere necessariamente approfondito anche sulla base degli indirizzi che la nuova amministrazione ed il nuovo consiglio vorrà dare".
Con la concessione dell' A.I.A., sono due sono le ipotesi in campo: "Se l'autorizzazione integrata ambientale prevede un consistente aumento delle volumetrie e se si prevede l'installazione di un impianto di biostabilizzazione – chiarisce Cotugno - probabilmente l'area di La Martella continuerà ad essere utilizzata per un lungo periodo che potrà anche coincidere con tutta la fase, circa trent'anni, di gestione che segue la stessa chiusura delle vasche di conferimento. Se come richiesto con l'A.I.A. è prevista la realizzazione di un impianto di trattamento del percolato in loco e se il quadro economico di investimento supera i 16 MEU bisognerà allora avviare al più presto una fase di approfondimento, chiarimento e condivisione con cittadini e soggetti economici e sociali per poi passare alla discussione ed approvazione in consiglio comunale".
"Credo altresì – conclude il consigliere di Matera Capitale - che si debba avviare un confronto con lo stesso governo regionale per definire un chiaro quadro normativo in tema di gestione dei rifiuti anche per evitare un possibile proliferare di piattaforme ed impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti".