Ex biblioteca comunale, sarà un centro per immigrati
L'amministrazione apre al riutilizzo del palazzo abbandonato in via Benedetto Croce
mercoledì 9 luglio 2014
8.57
Tra le aree degradate ed abbandonate, della città di Matera, emerge un edificio da trent'anni in stato di totale abbandono. Si tratta dello stabile, a tre piani, di Via Benedetto Croce, inizialmente progettato per ospitare una biblioteca comunale.
E' un luogo in cui trovano rifugio extracomunitari e dove non è difficile imbattersi anche in tossicodipendenti, come testimoniato dalle siringhe gettate nei dintorni e dove il degrado regna sovrano tra cartoni, carte, liquami e rifiuti abbandonati. In sintesi: una discarica a cielo aperto su una distesa di erba alta e secca.
La storia rammenta che l'amministrazione comunale iniziò i lavori, mai completati, negli anni 80'. Negli anni a seguire la pubblica amministrazione non ebbe cura dell'edificio e lo lasciò in stato di abbandono. Nel 2006 l'amministrazione del sindaco Porcari cercò, con delibera del Consiglio Comunale, di riqualificare l'edificio.
Come spiega l'assessore all'urbanistica, Pasquale Lionetti: "Il Consiglio Comunale decise di destinare l'edificio come centro di accoglienza immigrati. Ciò rientrava in un piano di recupero urbano del rione San Giacomo che non ha mai trovato attuazione, perché è mancato il sostegno economico. Andava rimodulato il piano economico. Bisogna capire a che punto è lo stato di attuazione".
La riqualificazione dell'edificio, rientra nei programmi della candidatura, di Matera, a capitale europea della cultura? "Certo, ma è necessario un quadro economico dell'intervento. Questo edificio è un progetto da recuperare, come Casino Dragone. Da poco faccio parte della Giunta Comunale, ma m'impegnerò nel riprendere questi progetti di riqualificazione".
Il progetto sarà indirizzato ad ospitare una biblioteca comunale o altro? "Salvo ulteriori valutazioni e ripensamenti, vorremmo continuare sulla scia di pensiero dell'amministrazione Porcari: la riqualificazione sarà destinata ad un centro di accoglienza immigrati. Come primo passo, però, è importante valutare la disponibilità dei fondi".
E' un luogo in cui trovano rifugio extracomunitari e dove non è difficile imbattersi anche in tossicodipendenti, come testimoniato dalle siringhe gettate nei dintorni e dove il degrado regna sovrano tra cartoni, carte, liquami e rifiuti abbandonati. In sintesi: una discarica a cielo aperto su una distesa di erba alta e secca.
La storia rammenta che l'amministrazione comunale iniziò i lavori, mai completati, negli anni 80'. Negli anni a seguire la pubblica amministrazione non ebbe cura dell'edificio e lo lasciò in stato di abbandono. Nel 2006 l'amministrazione del sindaco Porcari cercò, con delibera del Consiglio Comunale, di riqualificare l'edificio.
Come spiega l'assessore all'urbanistica, Pasquale Lionetti: "Il Consiglio Comunale decise di destinare l'edificio come centro di accoglienza immigrati. Ciò rientrava in un piano di recupero urbano del rione San Giacomo che non ha mai trovato attuazione, perché è mancato il sostegno economico. Andava rimodulato il piano economico. Bisogna capire a che punto è lo stato di attuazione".
La riqualificazione dell'edificio, rientra nei programmi della candidatura, di Matera, a capitale europea della cultura? "Certo, ma è necessario un quadro economico dell'intervento. Questo edificio è un progetto da recuperare, come Casino Dragone. Da poco faccio parte della Giunta Comunale, ma m'impegnerò nel riprendere questi progetti di riqualificazione".
Il progetto sarà indirizzato ad ospitare una biblioteca comunale o altro? "Salvo ulteriori valutazioni e ripensamenti, vorremmo continuare sulla scia di pensiero dell'amministrazione Porcari: la riqualificazione sarà destinata ad un centro di accoglienza immigrati. Come primo passo, però, è importante valutare la disponibilità dei fondi".