Basilicata, una cabina di regia per l’emergenza cinghiali
Sarà coordinata dal dipartimento agricoltura della Regione
venerdì 15 luglio 2016
Una delle principali emergenze a cui deve porre rimedio la Regione Basilicata è quella della crescente presenza dei cinghiali. La tematica è stata oggetto di dibattito nella Conferenza regionale permanente svoltasi pochi giorni fa nella sede della prefettura di Potenza, dove è stata decisa la costituzione di una cabina di regia ad hoc che sarà coordinata dal dipartimento agricoltura della Regione.
Al tavolo hanno partecipato gli assessori regionali all'agricoltura e all'ambiente, Luca Braia e Aldo Berlinguer, i prefetti di Potenza e Matera, Marilisa Magno e Antonella Bellomo, i rappresentanti delle associazioni di categoria (agricoltori, cacciatori), il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, e il consigliere comunale di Matera, Marco D'Andrea.
Gli obiettivi della cabina saranno molteplici da conseguire, tra cui verificare le condizioni per il riconoscimento dello stato di emergenza, una tra le possibili soluzioni discusse, così come richiedere e proporre eventuali necessarie deroghe e/o modifiche alle normativa nazionale e regionale utili ad arginare il fenomeno. Tutte azioni da porre in essere per evitare danni a persone e colture.
I dati dell'Osservatorio regionale descrivono una popolazione di cinghiali sei volte maggiore rispetto a quella sostenibile dal territorio regionale. L'evoluzione della distribuzione geografica del cinghiale, sia per l'ampiezza dei territori conquistati sia per la rapidità con la quale si è verificata, ha indotto la Regione "ad effettuare diversi interventi – afferma l'assessore regionale all'agricoltura, Luca Braia - attivando tutti gli strumenti previsti dalle normative vigenti, che per essere efficaci necessitano una tempestiva ed integrale applicazione al massimo dei livelli possibili".
"Le Prefetture hanno accolto, con sensibilità estrema al tema della sicurezza e dell'incolumità delle persone – continua Braia - la richiesta formulata da parte dei dipartimenti regionali all'agricoltura ed all'ambiente di riunire attorno ad uno stesso tavolo tutti gli attori istituzionali coinvolti nella gestione della popolazione degli ungulati e della fauna selvatica sul nostro territorio, con l'obiettivo di concordare delle azioni che potranno consentire un più efficace coordinamento di quella che si può definire come reale emergenza ambientale, che vede come principali vittime gli agricoltori che subiscono i danni alle colture ed alle produzioni e i cittadini che a causa degli animali si trovano coinvolti in incidenti stradali".
Al tavolo hanno partecipato gli assessori regionali all'agricoltura e all'ambiente, Luca Braia e Aldo Berlinguer, i prefetti di Potenza e Matera, Marilisa Magno e Antonella Bellomo, i rappresentanti delle associazioni di categoria (agricoltori, cacciatori), il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, e il consigliere comunale di Matera, Marco D'Andrea.
Gli obiettivi della cabina saranno molteplici da conseguire, tra cui verificare le condizioni per il riconoscimento dello stato di emergenza, una tra le possibili soluzioni discusse, così come richiedere e proporre eventuali necessarie deroghe e/o modifiche alle normativa nazionale e regionale utili ad arginare il fenomeno. Tutte azioni da porre in essere per evitare danni a persone e colture.
I dati dell'Osservatorio regionale descrivono una popolazione di cinghiali sei volte maggiore rispetto a quella sostenibile dal territorio regionale. L'evoluzione della distribuzione geografica del cinghiale, sia per l'ampiezza dei territori conquistati sia per la rapidità con la quale si è verificata, ha indotto la Regione "ad effettuare diversi interventi – afferma l'assessore regionale all'agricoltura, Luca Braia - attivando tutti gli strumenti previsti dalle normative vigenti, che per essere efficaci necessitano una tempestiva ed integrale applicazione al massimo dei livelli possibili".
"Le Prefetture hanno accolto, con sensibilità estrema al tema della sicurezza e dell'incolumità delle persone – continua Braia - la richiesta formulata da parte dei dipartimenti regionali all'agricoltura ed all'ambiente di riunire attorno ad uno stesso tavolo tutti gli attori istituzionali coinvolti nella gestione della popolazione degli ungulati e della fauna selvatica sul nostro territorio, con l'obiettivo di concordare delle azioni che potranno consentire un più efficace coordinamento di quella che si può definire come reale emergenza ambientale, che vede come principali vittime gli agricoltori che subiscono i danni alle colture ed alle produzioni e i cittadini che a causa degli animali si trovano coinvolti in incidenti stradali".