Basilicata, la Rete del lavoro agricolo di qualità per contrastare il caporalato
Dal primo settembre sarà possibile presentare istanze di adesione sul sito dell’Inps
lunedì 31 agosto 2015
16.39
Dal primo settembre sarà possibile presentare le istanze di adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità attraverso un apposito servizio telematico reso disponibile dall'INPS. Alla procedura si accede attraverso il sito www.inps.it (Servizi online _ Accedi ai servizi _ Per tipologia di utente _ Aziende, consulenti e professionisti _ Agricoltura: domanda di iscrizione alla rete del lavoro agricolo di qualità).
Potranno inoltrare la domanda le imprese agricole, in possesso di determinati requisiti: non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
Le domande saranno esaminate dalla Cabina di regia della "Rete del lavoro agricolo di qualità", presieduta dall'Inps e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni e deliberate entro 30 gg. dalla data di presentazione dell'istanza. In caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità.
L'avvio della Rete del lavoro agricolo di qualità è una prima concreta iniziativa finalizzata allo sviluppo di azioni positive di contrasto al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura. L'iniziativa è collocata nell'ambito di uno specifico piano operativo che la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui presidenza è attribuita ad INPS, dovrà sviluppare nei prossimi 15 giorni, come richiesto dai Ministri Martina e Poletti nel corso dell'incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per avviare un insieme coordinato ed efficace di azioni di contrasto al caporalato e alle altre forme di lavoro irregolare.
Potranno inoltrare la domanda le imprese agricole, in possesso di determinati requisiti: non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
Le domande saranno esaminate dalla Cabina di regia della "Rete del lavoro agricolo di qualità", presieduta dall'Inps e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni e deliberate entro 30 gg. dalla data di presentazione dell'istanza. In caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità.
L'avvio della Rete del lavoro agricolo di qualità è una prima concreta iniziativa finalizzata allo sviluppo di azioni positive di contrasto al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura. L'iniziativa è collocata nell'ambito di uno specifico piano operativo che la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui presidenza è attribuita ad INPS, dovrà sviluppare nei prossimi 15 giorni, come richiesto dai Ministri Martina e Poletti nel corso dell'incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per avviare un insieme coordinato ed efficace di azioni di contrasto al caporalato e alle altre forme di lavoro irregolare.