Basilicata, economia a picco dai dati Bankitalia
Confapi Matera vede "il bicchiere sempre più vuoto"
venerdì 21 novembre 2014
12.43
L'ultimo rapporto di Bankitalia fotografa una situazione difficile per l'economia della Basilicata. Dall'analisi dei dati lucani, a quanto riferito dalla Banca d'Italia, la crescita stenta a riavviarsi, l'export deve colmare un grande divario pre crisi e la cassa integrazione aumenta.
Fortemente critico sul sistema economico lucano è il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, che vede "il bicchiere sempre più vuoto". Per le imprese è un periodo molto difficile perché "sono piegate da una crisi che cresce anche grazie all'assenza di politiche attive. Il costo del denaro aumenta, il saldo tra imprese attive e imprese 'morte' è negativo e la disoccupazione non accenna a diminuire". Un quadro sconfortante dove "servono interventi immediati che consentano alle aziende di riprendersi e di riavviare un ciclo produttivo sano in grado di generare lavoro. Invece lo scenario continua a essere contraddistinto dal vuoto".
Sotto accusa è il Patto di Stabilità che ostacola ogni tipo di intervento finalizzato alla crescita economica: "Le pubbliche amministrazioni – afferma Acito - sono ostaggio dei tagli e di un Patto di stabilità che non consente di saldare i debiti contratti con le imprese, eppure basterebbe dare seguito allo Sblocca crediti". Un immobilismo che spiega i perché dei cantieri lucani infiniti: "Se si triplicano gli appalti ma non si pagano gli stati di avanzamento dei lavori, è chiaro che la creazione di infrastrutture nella Regione si blocca".
Per Acito anche l'assenza di politiche regionali, nonostante la programmazione 2014-2020, indebolisce il mercato locale. Le opportunità da valorizzare al meglio sono Sviluppo Basilicata "per svolgere un ruolo più incisivo a sostegno dell'economia lucana" e Matera 2019, sempre se si svincoli dalla politica che "continua a privilegiare le appartenenze piuttosto che le efficienze".
Fortemente critico sul sistema economico lucano è il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, che vede "il bicchiere sempre più vuoto". Per le imprese è un periodo molto difficile perché "sono piegate da una crisi che cresce anche grazie all'assenza di politiche attive. Il costo del denaro aumenta, il saldo tra imprese attive e imprese 'morte' è negativo e la disoccupazione non accenna a diminuire". Un quadro sconfortante dove "servono interventi immediati che consentano alle aziende di riprendersi e di riavviare un ciclo produttivo sano in grado di generare lavoro. Invece lo scenario continua a essere contraddistinto dal vuoto".
Sotto accusa è il Patto di Stabilità che ostacola ogni tipo di intervento finalizzato alla crescita economica: "Le pubbliche amministrazioni – afferma Acito - sono ostaggio dei tagli e di un Patto di stabilità che non consente di saldare i debiti contratti con le imprese, eppure basterebbe dare seguito allo Sblocca crediti". Un immobilismo che spiega i perché dei cantieri lucani infiniti: "Se si triplicano gli appalti ma non si pagano gli stati di avanzamento dei lavori, è chiaro che la creazione di infrastrutture nella Regione si blocca".
Per Acito anche l'assenza di politiche regionali, nonostante la programmazione 2014-2020, indebolisce il mercato locale. Le opportunità da valorizzare al meglio sono Sviluppo Basilicata "per svolgere un ruolo più incisivo a sostegno dell'economia lucana" e Matera 2019, sempre se si svincoli dalla politica che "continua a privilegiare le appartenenze piuttosto che le efficienze".