Basilicata, circa 5 milioni di ore di cassa integrazione
L’indagine Uil in riferimento ai primi nove mesi del 2015
sabato 7 novembre 2015
"Nei primi nove mesi del 2015 (gennaio-settembre) sfiora i 5 milioni di ore complessive l'ammontare delle ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Basilicata con la straordinaria che raggiunge i 3,4 milioni di ore, l'ordinaria 1,3 milioni di ore e la cig in deroga le 300mila ore. E' la cig in deroga a segnare un incremento annuo rispetto a gennaio-settembre 2014 del 72,8% in più, mentre le altre due registrano un decremento del 51,7% in meno (straordinaria) e del 33,4% in meno (ordinaria). Complessivamente in media i lavoratori lucani interessati nei primo nove mesi 2015 sono 3.216 di cui 2.236 per la straordinaria, 834 per l'ordinaria e 146 per la cig in deroga. Sono questi i dati più significativi dell'ottavo rapporto UIL sulla cig secondo cui nei primi 9 mesi del 2015, sono state richieste complessivamente dalle aziende circa 518 milioni di ore di CIG (296 milioni di ore di CIG Straordinaria, oltre 151 milioni di ore di CIG ordinaria e 70,4 milioni di CIG in Deroga) , con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2014 del 32%.
Ad eccezione dell'Umbria che ha registrato un aumento di ore richieste del 2,7%, tutte le Regioni nel raffronto gennaio-settembre 2014 e gennaio-settembre 2015 hanno visto ridurre la richiesta di ore, con la contrazione maggiore in Basilicata (-46,1%).Tra le Province, solo 9 registrano un aumento con in testa Terni (+61,8%), seguita da Agrigento (+36,7%), Caltanissetta (+16,1%), Asti (+11,4%), Pisa (+8,8%), Catania (+8,5%), Rimini (+4,4%), Messina (+1,5%) e Frosinone (+0,5%).
Sono questi dati che potrebbero fornire rassicurazioni in tema di ripresa ma – è il commento della segreteria della Uil - è bene osservare che, purtroppo, non vi è convergenza con i dati generali dell'occupazione: proprio nel mese di settembre si segnala, infatti, un arretramento in termini di persone occupate. Se la riduzione dell'utilizzo di questo ammortizzatore non è accompagnato dalla crescita dell'occupazione reale, potrebbe segnalarsi che il calo sia dovuto, anche, ad altri fattori: superamento dei mesi autorizzabili per Cigo e Cigs, radicale riduzione della Cassa in deroga per mancanza di risorse e per la limitazione a 5 mesi del periodo autorizzabile nell'anno. Nei prossimi mesi entrerà a pieno regime il nuovo sistema di Cassa Integrazione innovato dalla legge 183 (Jobs Act) con la riduzione sostanziale della durata temporale e questo non può non preoccupare in un quadro economico che, pur con una leggerissima ripresina, non fa sperare in una rapida crescita e stabilità occupazionale. Inoltre, da molti autorevoli organismi terzi sta venendo una valutazione non positiva dell'impianto complessivo della Legge di Stabilità. Fondamentalmente essa non è sufficientemente orientata a sostenere i primi segnali di ripresa economica attraverso un sostegno alla domanda interna, tagliando le tasse a lavoratori e pensionati, rinnovando i contratti pubblici e reintroducendo la flessibilità pensionistica in uscita a 62 anni. La UIL - conclude la nota - chiede al Parlamento e al Governo di introdurre le modifiche necessarie per finalizzare la Legge di Stabilità allo sviluppo e alla crescita del Paese a cominciare dal Sud".
Ad eccezione dell'Umbria che ha registrato un aumento di ore richieste del 2,7%, tutte le Regioni nel raffronto gennaio-settembre 2014 e gennaio-settembre 2015 hanno visto ridurre la richiesta di ore, con la contrazione maggiore in Basilicata (-46,1%).Tra le Province, solo 9 registrano un aumento con in testa Terni (+61,8%), seguita da Agrigento (+36,7%), Caltanissetta (+16,1%), Asti (+11,4%), Pisa (+8,8%), Catania (+8,5%), Rimini (+4,4%), Messina (+1,5%) e Frosinone (+0,5%).
Sono questi dati che potrebbero fornire rassicurazioni in tema di ripresa ma – è il commento della segreteria della Uil - è bene osservare che, purtroppo, non vi è convergenza con i dati generali dell'occupazione: proprio nel mese di settembre si segnala, infatti, un arretramento in termini di persone occupate. Se la riduzione dell'utilizzo di questo ammortizzatore non è accompagnato dalla crescita dell'occupazione reale, potrebbe segnalarsi che il calo sia dovuto, anche, ad altri fattori: superamento dei mesi autorizzabili per Cigo e Cigs, radicale riduzione della Cassa in deroga per mancanza di risorse e per la limitazione a 5 mesi del periodo autorizzabile nell'anno. Nei prossimi mesi entrerà a pieno regime il nuovo sistema di Cassa Integrazione innovato dalla legge 183 (Jobs Act) con la riduzione sostanziale della durata temporale e questo non può non preoccupare in un quadro economico che, pur con una leggerissima ripresina, non fa sperare in una rapida crescita e stabilità occupazionale. Inoltre, da molti autorevoli organismi terzi sta venendo una valutazione non positiva dell'impianto complessivo della Legge di Stabilità. Fondamentalmente essa non è sufficientemente orientata a sostenere i primi segnali di ripresa economica attraverso un sostegno alla domanda interna, tagliando le tasse a lavoratori e pensionati, rinnovando i contratti pubblici e reintroducendo la flessibilità pensionistica in uscita a 62 anni. La UIL - conclude la nota - chiede al Parlamento e al Governo di introdurre le modifiche necessarie per finalizzare la Legge di Stabilità allo sviluppo e alla crescita del Paese a cominciare dal Sud".