Balena Giuliana, aperte le casse
Verifica stato dei reperti, restuaro e musealizzazione i passi successivi
mercoledì 31 marzo 2021
17.00
Dato il via alle operazioni preliminari di apertura delle casse contenenti la Balena Giuliana. Un primo importante passo verso gli interventi volti alla valorizzazione e allo studio scientifico del ritrovamento fossile di balenottera più grande al mondo.
Scoperta del 2006, fino al 2013 i resti di Giuliana erano stati riposti all'interno di alcune casse accatastate nei giardini del Museo Ridola e nelle ultime settimane erano state finalmente spostate all'interno della Palazzina Fio del museo archeologico, garantendo così ai reperti maggiore sicurezza, in attesa di restauro che ne consentisse successivamente l'esposizione museale. Un avvenimento che adesso appare sempre più vicino.
A dare il via alle attività di apertura delle casse contenenti i resti della balenottera è stata la direttrice del Museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro, accompagnata nella circostanza dal Soprintendente Francesco Canestrini, l'architetto Giorgio Sobrà, direttore dell'Istituto centrale per il restauro di Matera, con un team di collaboratori, oltre al sindaco Domenico Bennardi. Adesso si traccerà il cronoprogramma degli interventi per arrivare all'obiettivo finale: svelare al mondo lo straordinario reperto.
Tant'è che - spiega la direttrice del Ridola, Mauro- "a stretto giro, nell'arco di poche settimane daremo avvio, insieme con il professor Giovanni Bianucci dell'Università di Pisa al recupero vero e proprio dei resti del reperto, affidando alle sue valutazioni esperte di paleontologo un giudizio sullo stato di conservazione del fossile e sulle azioni necessarie di studio, conservazione e valorizzazione di Giuliana destinata a essere musealizzata all'interno della stessa palazzina Fio".
Il programma di interventi tracciato dall'architetto Sobrà, prevede dunque l'esame delle condizioni conservative del reperto, il progetto di restauro conservativo del fossile al termine del quale si intende arrivare all'esposizione della balenottera.
Soddisfatto per come procedono le operazioni, il sindaco Bennardi ha commentato: "Scoprire e osservare i resti della balena Giuliana equivale ad immergersi in un viaggio straordinario ed emozionante, che racconta un pezzo di storia non solo della nostra città, ma dell'intero Pianeta". Secondo il primo cittadino "il racconto del gigante del mare che ha solcato le acque della Terra milioni di anni fa potrà essere offerto al mondo intero, quale ulteriore e inestimabile patrimonio del nostro territorio". "Le tappe percorse dalla balena Giuliana potranno essere quel collegamento forte che Matera deve avere con la sua provincia e con l'intera Basilicata, in un'ottica di valorizzazione e rappresentazione di una regione ancora da scoprire"- ha detto in conclusione il sindaco di Matera.
Scoperta del 2006, fino al 2013 i resti di Giuliana erano stati riposti all'interno di alcune casse accatastate nei giardini del Museo Ridola e nelle ultime settimane erano state finalmente spostate all'interno della Palazzina Fio del museo archeologico, garantendo così ai reperti maggiore sicurezza, in attesa di restauro che ne consentisse successivamente l'esposizione museale. Un avvenimento che adesso appare sempre più vicino.
A dare il via alle attività di apertura delle casse contenenti i resti della balenottera è stata la direttrice del Museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro, accompagnata nella circostanza dal Soprintendente Francesco Canestrini, l'architetto Giorgio Sobrà, direttore dell'Istituto centrale per il restauro di Matera, con un team di collaboratori, oltre al sindaco Domenico Bennardi. Adesso si traccerà il cronoprogramma degli interventi per arrivare all'obiettivo finale: svelare al mondo lo straordinario reperto.
Tant'è che - spiega la direttrice del Ridola, Mauro- "a stretto giro, nell'arco di poche settimane daremo avvio, insieme con il professor Giovanni Bianucci dell'Università di Pisa al recupero vero e proprio dei resti del reperto, affidando alle sue valutazioni esperte di paleontologo un giudizio sullo stato di conservazione del fossile e sulle azioni necessarie di studio, conservazione e valorizzazione di Giuliana destinata a essere musealizzata all'interno della stessa palazzina Fio".
Il programma di interventi tracciato dall'architetto Sobrà, prevede dunque l'esame delle condizioni conservative del reperto, il progetto di restauro conservativo del fossile al termine del quale si intende arrivare all'esposizione della balenottera.
Soddisfatto per come procedono le operazioni, il sindaco Bennardi ha commentato: "Scoprire e osservare i resti della balena Giuliana equivale ad immergersi in un viaggio straordinario ed emozionante, che racconta un pezzo di storia non solo della nostra città, ma dell'intero Pianeta". Secondo il primo cittadino "il racconto del gigante del mare che ha solcato le acque della Terra milioni di anni fa potrà essere offerto al mondo intero, quale ulteriore e inestimabile patrimonio del nostro territorio". "Le tappe percorse dalla balena Giuliana potranno essere quel collegamento forte che Matera deve avere con la sua provincia e con l'intera Basilicata, in un'ottica di valorizzazione e rappresentazione di una regione ancora da scoprire"- ha detto in conclusione il sindaco di Matera.