Auschwitz, quel che resta dell'orrore
Inaugurata la mostra fotografica sulla Shoah.
martedì 27 gennaio 2015
20.07
La Giornata della Memoria si avvia verso la conclusione, ma il pensiero è ancora rivolto alle vittime dell'Olocausto. Oggi si ricordano tutte le vittime di uno degli orrori più grandi della storia, ed in particolare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945.
Matera ha ricordato l'immane tragedia della con l'esposizione della mostra fotografica "Auschwitz. Lo Spirito del Luogo", allestita nell'ex ospedale San Rocco. Il reportage fotografico è stato realizzato dall'autore degli scatti, Vincenzo Catalano, in collaborazione con le Autorità Polacche, sui campi di sterminio di Auschwitz I e Auschwitz II Birkenau.
La serie d'immagini raccolte documenta quel che resta del campo di concentramento di Auschwitz, dove si sono consumati i crimini più spietati. Immagini davvero toccanti che invitano a fermarsi e riflettere sul tempo presente non ancora sgombro da rivolte e violenze, e un futuro desideroso di speranza. "A 70anni dalla liberazione degli ebrei – afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – è costantemente rinnovato l'invito ad esercitare la memoria". Ripercorrendo la storia "noi italiani siamo vittime e carnefici dell'accaduto", infatti si ricorda "la dittatura fascista che adottò le leggi razziali e collaborò alla deportazione degli ebrei e degli oppositori al regime".
Il reportage, per il primo cittadino di Matera,"deve aiutare a ricordare per non commettere più simili tragedie. Purtroppo non abbiamo imparato e assistiamo continuamente ad eccidi in qualsiasi parte del mondo".
Matera ha ricordato l'immane tragedia della con l'esposizione della mostra fotografica "Auschwitz. Lo Spirito del Luogo", allestita nell'ex ospedale San Rocco. Il reportage fotografico è stato realizzato dall'autore degli scatti, Vincenzo Catalano, in collaborazione con le Autorità Polacche, sui campi di sterminio di Auschwitz I e Auschwitz II Birkenau.
La serie d'immagini raccolte documenta quel che resta del campo di concentramento di Auschwitz, dove si sono consumati i crimini più spietati. Immagini davvero toccanti che invitano a fermarsi e riflettere sul tempo presente non ancora sgombro da rivolte e violenze, e un futuro desideroso di speranza. "A 70anni dalla liberazione degli ebrei – afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – è costantemente rinnovato l'invito ad esercitare la memoria". Ripercorrendo la storia "noi italiani siamo vittime e carnefici dell'accaduto", infatti si ricorda "la dittatura fascista che adottò le leggi razziali e collaborò alla deportazione degli ebrei e degli oppositori al regime".
Il reportage, per il primo cittadino di Matera,"deve aiutare a ricordare per non commettere più simili tragedie. Purtroppo non abbiamo imparato e assistiamo continuamente ad eccidi in qualsiasi parte del mondo".