Aumento delle tasse comunali in arrivo

"Il peso aumenterà del 30% sui cittadini" avverte il presidente della Commissione bilancio, Adriano Pedicini

lunedì 24 marzo 2014 15.47
Nuova imposta comunale per i cittadini, nuove iniquità, ma soprattutto aumento della spesa per i cittadini? Stando alla dettagliata analisi del presidente della Commissione bilancio, il consigliere comunale d'opposizione, Adriano Pedicini è proprio così.

"La nuova tassazione, la IUC, imposta unica comunale, comprende tre tributi associati di natura patrimoniale: IMU, TARI e TASI, quest'ultimo tributo riguarda i servizi indivisibili che i comuni assicurano ai propri contribuenti come la manutenzione delle strade del verde pubblico, illuminazione e quant'altro possa servire all'interno della città. Una modalità di tassazione ancora più iniqua della precedente, che va a penalizzare le abitazioni di nuova costruzione nelle aree semicentrali e periferiche, calcolata non più sulla superficie ma con lo strumento della rendita catastale. La TARI sostituisce la TARES per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani".

Una nuova forma di tassazione, che ne comprende dunque altre tre, ma che soprattutto va a rimettere in moto il meccanismo di pagamento dell'abrogata IMU. "Nelle novità della IUC risalta la stretta relazione con l'IMU abrogata sia per le abitazioni principali che per le pertinenze, come pure i fabbricati rurali ad uso strumentale gestiti da imprenditori agricoli, tutto il resto sarà tassato" spiega Pedicini.

Qualche spiraglio comunque c'è, ma non del tutto positivo. "L'esenzione è estesa anche agli anziani che hanno la residenza permanente in strutture sanitarie; per i residenti che vivono all'estero e per coloro che hanno concesso in comodato a parenti entro il primo grado l'immobile. Ma tutto ciò non lo si deve considerare un regalo, perché l'IMU è uscita dalla finestra e fatta rientrare dalla porta. La TASI in un certo modo è un'appendice dell'IMU, vale a dire che questa tassa servirà ai comuni per incrementare quel minor gettito che lo Stato non rifonderà con l'abrogata TARES. La somma dell'IMU più quella della TASI non deve comunque superare l'aliquota massima prevista dalla legge del 1,6%. La novità della TASI sta nel fatto che questa è pagata anche dall'affittuario nella misura massima del 30%, questa tassa sarà incassata esclusivamente dall'amministrazione comunale ma ovviamente questo comporterà un minor trasferimento del gettito statale atteso, che il Comune ha incassato direttamente dai cittadini. La TARI sostituisce la TARES questa deve coprire integralmente quello che si è speso come servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti", specifica il presidente della Commissione bilancio.

Ma la situazione diventa complicata. "Tutto ciò dà vita alla IUC, che come si comprenderà, in questa breve analisi, sconvolgerà la vita di tanti che già con le precedenti tasse andavano in confusione. Ma i problemi non sono solo per i cittadini ma anche delle amministrazioni comunali che dovranno per ogni singolo contribuente andarsi a calcolare la tassazione. La norma ha previsto almeno due rate; una a giugno, l'altra a dicembre ma, per tale data avremo i regolamenti? Rispetteremo i tempi? Avremo i piani finanziari dei dirigenti di settore? Perché il tutto va stimato entro la data di approvazione del bilancio dove non mancheranno accese discussioni".

Allo stato attuale delle cose c'è solamente tanta confusione. "Al momento manca una proiezione perché non è facile conciliare le previsioni di spesa sia per la TASI che per la TARI, vien da se che a breve non sarà possibile capire come l'insieme dei tre tributi vada ad incidere rispetto alla situazione attuale; di quanto aumenta e chi colpisce. Le amministrazioni comunali nell'approvazione del piano finanziario dovranno indicare quali sono i servizi che incidono sulla TASI, in modo analitico devono essere riportati anche i vari costi che si sostengono per questi servizi indivisibili, su questi dati si fonderà la differenza tra una città e l'altra".

Bisognerà sottolineare con accuratezza le varie spese, al pari di un condominio secondo Pedicini. "Una tassazione che dovrà dire quando si spende per la manutenzione delle strade, per il verde, per l'illuminazione urbana, in fin dei conti ci si avvia verso la conduzione della città come fosse un condominio".

Ma, l'unica certezza resta una sola, ci sarà un maggiore peso sulle tasche dei contribuenti, i cittadini. "Non vi è comunque dubbio che per la nostra città ci sarà un incremento dei tributi; di fatto sulla TARI già è stato previsto un aumento di 600.000 €, ma è probabile che non basti perché comunque deve coprire tutto il servizio. Poi la TASI un'imposta nuova di fatto, sommata all'incremento della TARI introduce la certezza di un aumento dell'imposizione fiscale stimata al 30% rispetto al 2013".

Sviato il problema dell'IMU, infatti, resta il maggiore gettito che dovrà essere richiesto e la confusione. "Alla fine il problema dell'abitazione principale esente da IMU diventa una falsa agevolazione perché è vero che non pago l'IMU sull'abitazione principale ma la TASI va a incidere ancor di più rispetto a ciò che mi è stato offerto. Tuttavia il dato politico è che su questa riforma, alla vigilia dei pagamenti, la confusione è totale, non fa capire sull'imposizione quanto devo pagare e per quale qualità di servizi, ma soprattutto cosa devo avere come servizi. In tutto ciò solo una cosa è certa, abbiamo bisogno di un buon amministratore di condominio", conclude Adriano Pedicini.