Aumento delle tariffe dell'acqua, prosegue la polemica
Dopo i sindaci M5s, anche il movimento dei Verdi dice la sua sulla gestione dell’Acquedotto Lucano
lunedì 21 giugno 2021
Nota del coordinamento regionale Europa Verde -Verdi di Basilicata, che interviene sul dibattito innescato dalla lettera di alcuni sindaci del Movimento Cinque Stelle sulla gestione dell'Acquedotto Lucano.Di seguito, pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del movimento politico.
L'acqua, in via di principio, è un bene comune primario per eccellenza. Nel caso di specie, sul piano dell'economia di scala regionale, per i cittadini Lucani, l'acqua rappresenta un importante asset strategico in quanto risorsa naturale in grado di generare sostanziali vantaggi. La sua gestione, quindi, non può essere considerata fattore secondario.
Da qualche anno, la potabilizzazione e la distribuzione dell'acqua è affidata ad Acquedotto Lucano che, però, ne distribuisce solo una minima parte (circa il 16%) per il consumo interno regionale, mentre, la restante parte, viene destinata a regioni limitrofe.
Ciò premesso, rileviamo con stupore che il dibattito politico, nelle ultime ore, si stia concentrando esclusivamente sugli aumenti delle tariffe imposte dall'Egrib (Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche di Basilicata), tralasciando di occuparsi del vero tema che riguarda l'acqua nei grandi invasi Lucani e il ruolo che la regione Basilicata ha nella gestione degli stessi.
Il rischio concreto è che si guardi al dito, indicando la luna, mentre, con la compiacenza della Regione Basilicata e nell'indifferenza degli interessati, sotto l'egida del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, si stia creando un nuovo "grande carrozzone" per la gestione dell'acqua che interesserà l'intera area del mezzogiorno d'Italia, ancora una volta, a scapito dei cittadini lucani.
A tal proposito, Europa Verde, Verdi Basilicata, chiede al Presidente Bardi, alla Giunta e alla maggioranza di governo regionale, quale sia la loro posizione in merito alla gestione futura dell'acqua lucana, atteso che la prospettiva di una gestione incontrollabile delle risorse possa creare ulteriori gravi danni ai cittadini. Il Coordinamento regionale del Movimento Europa Verde, Verdi di Basilicata, inoltre, esprime apprezzamento per la posizione assunta da alcuni sindaci lucani che chiedono un proprio maggior coinvolgimento nelle scelte operate unilateralmente da Egrib, in special modo sui ritocchi delle tariffe, ed un ruolo attivo nella gestione di Acquedotto Lucano. Plaudono all'iniziativa e alla manifestazione di contrarietà espressa da alcuni sindaci per le "scelte ventilate" dalla regione Basilicata e, nel contempo, sollecitano gli Amministratori locali a superare gli steccati ideologici e le ragioni di appartenenza, affinché si continui a tutela gli interessi esclusivi dei propri concittadini.
L'acqua, in via di principio, è un bene comune primario per eccellenza. Nel caso di specie, sul piano dell'economia di scala regionale, per i cittadini Lucani, l'acqua rappresenta un importante asset strategico in quanto risorsa naturale in grado di generare sostanziali vantaggi. La sua gestione, quindi, non può essere considerata fattore secondario.
Da qualche anno, la potabilizzazione e la distribuzione dell'acqua è affidata ad Acquedotto Lucano che, però, ne distribuisce solo una minima parte (circa il 16%) per il consumo interno regionale, mentre, la restante parte, viene destinata a regioni limitrofe.
Ciò premesso, rileviamo con stupore che il dibattito politico, nelle ultime ore, si stia concentrando esclusivamente sugli aumenti delle tariffe imposte dall'Egrib (Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche di Basilicata), tralasciando di occuparsi del vero tema che riguarda l'acqua nei grandi invasi Lucani e il ruolo che la regione Basilicata ha nella gestione degli stessi.
Il rischio concreto è che si guardi al dito, indicando la luna, mentre, con la compiacenza della Regione Basilicata e nell'indifferenza degli interessati, sotto l'egida del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, si stia creando un nuovo "grande carrozzone" per la gestione dell'acqua che interesserà l'intera area del mezzogiorno d'Italia, ancora una volta, a scapito dei cittadini lucani.
A tal proposito, Europa Verde, Verdi Basilicata, chiede al Presidente Bardi, alla Giunta e alla maggioranza di governo regionale, quale sia la loro posizione in merito alla gestione futura dell'acqua lucana, atteso che la prospettiva di una gestione incontrollabile delle risorse possa creare ulteriori gravi danni ai cittadini. Il Coordinamento regionale del Movimento Europa Verde, Verdi di Basilicata, inoltre, esprime apprezzamento per la posizione assunta da alcuni sindaci lucani che chiedono un proprio maggior coinvolgimento nelle scelte operate unilateralmente da Egrib, in special modo sui ritocchi delle tariffe, ed un ruolo attivo nella gestione di Acquedotto Lucano. Plaudono all'iniziativa e alla manifestazione di contrarietà espressa da alcuni sindaci per le "scelte ventilate" dalla regione Basilicata e, nel contempo, sollecitano gli Amministratori locali a superare gli steccati ideologici e le ragioni di appartenenza, affinché si continui a tutela gli interessi esclusivi dei propri concittadini.