Aumenta il lavoro precario, i dati in Basilicata

Uil Basilicata chiede un patto regionale per l'occupazione

mercoledì 25 gennaio 2023
Le cessazioni dei rapporti di lavoro nei primi dieci mesi del 2022 in Basilicata sono state 43.157 (26.498 in provincia di Potenza e 16.659 in provincia di Matera). Lo ha comunicato la Uil Basilicata, sulla base dei dati dell'Osservatorio Inps sul precariato. Le cessazioni più numerose riguardano i contratti a termine con 20.147 contratti non rinnovati (12.434 nel Potentino e 7.713 nel Materano). In tutta Italia il precariato è aumentato.

"L'uso indiscriminato dei contratti a termine, che stiamo registrando, non si può classificare come normale flessibilità - ha dichiarato la segreteria regionale della Uil - va fatta una riflessione profonda sulla riduzione della precarietà e sulla necessità di riportare solo alla contrattazione le causali dei contratti a termine. Liberalizzare le causali dei contratti a termine, a prescindere dalla contrattazione e da un'azione di riduzione drastica della precarietà, porterebbe solo a un ulteriore aumento dei contratti a termine stessi".

Decisamente alto anche il numero dei licenziamenti dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato: 9568 (6295 per la provincia di Potenza e 3273 per quella di Matera) che, sempre a parere della Uil, introduce ''un nuovo allarme per la tenuta dell'occupazione''. Inoltre, sempre gli stagionali sono quelli che pagano pesantemente la precarietà: in 5130 (2754 nel Materano e 2376 nel Potentino) hanno smesso di lavorare e in molti casi dopo poche settimane. Per la segreteria della Uil, ''il Patto per il Lavoro, proposto da troppo tempo alla Giunta regionale insieme a Cgil e Cisl, non è più rinviabile''.