Atti persecutori: una donna denunciata dalla Polizia di Stato di Matera
Per aver minacciato e molestato ripetutamente la nuova compagna del marito.
giovedì 23 maggio 2024
12.15
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha notificato ad una donna di Altamura, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, per il reato di atti persecutori. Secondo l'attività d'indagine svolta dalla Squadra Mobile, la donna avrebbe minacciato e molestato, per oltre un anno, una donna più giovane, dopo aver scoperto che quest'ultima intratteneva una relazione sentimentale con suo marito.
Le condotte sarebbero state commesse mediante telefonate e messaggi, inviati attraverso le più note applicazioni di messaggistica istantanea. Oltre ad apostrofare la rivale in amore con epiteti ingiuriosi, l'indagata avrebbe anche intimato alla donna di allontanarsi definitivamente dal marito, altrimenti sarebbe stata raggiunta da soggetti inviati appositamente per farle del male. In un caso, la donna avrebbe anche contattato la madre della vittima, chiedendole, con toni minacciosi, di intercedere affinché sua figlia interrompesse i rapporti sentimentali con suo marito.
Le condotte persecutorie avrebbero causato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia, accompagnato dal fondato timore per l'incolumità propria e dei prossimi congiunti e l'avrebbero costretta ad alterare le proprie abitudini di vita, per timore di incontrarla per strada ed essere aggredita dall'indagata. Il reato, inoltre, è aggravato dal fatto di essere stato commesso avvalendosi di strumenti informatici e telematici.
La Polizia di Stato di Matera ha notificato ad una donna di Altamura, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, per il reato di atti persecutori. Secondo l'attività d'indagine svolta dalla Squadra Mobile, la donna avrebbe minacciato e molestato, per oltre un anno, una donna più giovane, dopo aver scoperto che quest'ultima intratteneva una relazione sentimentale con suo marito.
Le condotte sarebbero state commesse mediante telefonate e messaggi, inviati attraverso le più note applicazioni di messaggistica istantanea. Oltre ad apostrofare la rivale in amore con epiteti ingiuriosi, l'indagata avrebbe anche intimato alla donna di allontanarsi definitivamente dal marito, altrimenti sarebbe stata raggiunta da soggetti inviati appositamente per farle del male. In un caso, la donna avrebbe anche contattato la madre della vittima, chiedendole, con toni minacciosi, di intercedere affinché sua figlia interrompesse i rapporti sentimentali con suo marito.
Le condotte persecutorie avrebbero causato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia, accompagnato dal fondato timore per l'incolumità propria e dei prossimi congiunti e l'avrebbero costretta ad alterare le proprie abitudini di vita, per timore di incontrarla per strada ed essere aggredita dall'indagata. Il reato, inoltre, è aggravato dal fatto di essere stato commesso avvalendosi di strumenti informatici e telematici.