Assunzioni in Comune, esplode la polemica

Contestazione della delibera da parte del congliere Pedicini

mercoledì 16 luglio 2014 18.54
A cura di Marco Delli Noci
Il 27 giugno, la giunta del comune di Matera ha approvato la delibera n. 218 che dispone l'assunzione di 2 ex assessori, Simonetta Guarino e Giuseppe Falcone, che garantiranno, dando collaborazione al sindaco Adduce, le funzioni di indirizzo e di controllo politico fungendo da opportuno raccordo tra le rispettive competenze degli organi.

La delibera è stata approvata ai sensi dell'art. 90 del D. Lgs. n. 267/2000 e dell'articolo 17 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, per le attuali esigenze dell'ufficio posto alle dirette dipendenze del Sindaco.

Il consigliere, Adriano Pedicini, denuncia l'assunzione dei due ex assessori, parlando di assunzioni fiduciarie: "Con questa logica non si fa strada, non si percorre alcun sentiero che porti questa città ad una meta e se questo è il nuovo che avanza tanto declamato, si sbaglia vi è qualcosa di già visto: si rinnova alla fine di questa drammatica esperienza quanto accaduto all'inizio; assunzioni fiduciarie a chiamata diretta in supporto all'organo amministrativo, un sistema efficace per accontentare musi lunghi e delusi, con l'intento di costruire e consolidare il consenso".

Il capogruppo FI- PDL contesta "un principio di etica politica nella quale si riflette e si percepisce un assestamento correntizio e non una necessità tecnica, né una esigenza amministrativa. Appare un riciclo inserito nell'ulteriore sistemazione di poltrone allo scopo di concedere gratificazioni economiche col metodo del riciclaggio dei soliti protagonisti della politica".

Pedicini, inoltre, si scaglia contro l'amministrazione comunale per le spese che ha apportato al bilancio tale delibera: "I due costeranno insieme, grossomodo quanto è costato il loro predecessore, circa 100.000 € l'anno. Voglio dedicare un ultimo pensiero a tutte quelle persone che lottano per portare a casa qualcosa da mangiare, che fanno la fila alla Caritas, che un lavoro non lo trovano; a tutta quella platea di lavoratori comunali svantaggiati ed a quei giovani valorosi disoccupati che sogni non hanno, soprattutto se non hanno in tasca almeno la tessera del PD o se, con 2 euro in mano non compongono le lunghe file che promettono un domani diverso. Se non fai questo speranze non ne hai, ti rimane solo di fantasticare di entrare in quella ristretta lista degli amici".