Arrestato un ex direttore di banca
Per truffa e autoriciclaggio, sequestrati immobili e un ristorante nei Sassi
mercoledì 22 gennaio 2020
10.05
Nella tarda serata di ieri i Carabinieri ed i Finanzieri di Matera hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di un ex direttore della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, filiale di Irsina, accusato di truffa aggravata, appropriazione indebita, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
L'operazione, che vede impegnati oltre 50 tra Carabinieri e Finanzieri, ha portato anche al sequestro di un noto ristorante situato nei Sassi di Matera, di due immobili situati a Irsina, di un'autovettura e di tutti i conti correnti, dossier titoli e cassette di sicurezza riconducibili all'indagato.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera.
Aggiornamenti
Il 56enne M.L., l'ex direttore della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, filiale di Irsina, dove ha lavorato per circa venti anni, è accusato di aver truffato almeno dodici correntisti con fittizie operazioni di investimento, in particolar modo su polizze assicurative, appropriandosi nel complesso di 1.260.000 euro. Soldi poi reinvestiti per proprie finalità.
L'indagine è partita da una verifica dello stesso istituto di credito in cui erano emerse delle anomalie.
Particolarmente laboriosa è stata la ricostruzione di tutte le operazioni effettuate nel tempo e a danno di numerosi risparmiatori, spesso anziani o comunque correntisti con minori conoscenze di norme bancarie.
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata rende noto: "L'attività di malversazione da parte del dipendente in questione è emersa a seguito accertamenti ispettivi disposti dalla banca. La Banca, previe contestazioni di rito, lo ha licenziato per giusta causa nel mese di dicembre 2017. Il licenziamento non è stato impugnato dall'interessato. La Banca lo ha denunciato penalmente richiedendo anche il risarcimento dei danni. Tutti i clienti sono stati ristorati ad eccezione di tre posizioni per importi esigui in quanto non è stata fornita la documentazione probatoria a supporto; ragione per cui sono ancora in fase di istruttoria".
L'operazione, che vede impegnati oltre 50 tra Carabinieri e Finanzieri, ha portato anche al sequestro di un noto ristorante situato nei Sassi di Matera, di due immobili situati a Irsina, di un'autovettura e di tutti i conti correnti, dossier titoli e cassette di sicurezza riconducibili all'indagato.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera.
Aggiornamenti
Il 56enne M.L., l'ex direttore della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, filiale di Irsina, dove ha lavorato per circa venti anni, è accusato di aver truffato almeno dodici correntisti con fittizie operazioni di investimento, in particolar modo su polizze assicurative, appropriandosi nel complesso di 1.260.000 euro. Soldi poi reinvestiti per proprie finalità.
L'indagine è partita da una verifica dello stesso istituto di credito in cui erano emerse delle anomalie.
Particolarmente laboriosa è stata la ricostruzione di tutte le operazioni effettuate nel tempo e a danno di numerosi risparmiatori, spesso anziani o comunque correntisti con minori conoscenze di norme bancarie.
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata rende noto: "L'attività di malversazione da parte del dipendente in questione è emersa a seguito accertamenti ispettivi disposti dalla banca. La Banca, previe contestazioni di rito, lo ha licenziato per giusta causa nel mese di dicembre 2017. Il licenziamento non è stato impugnato dall'interessato. La Banca lo ha denunciato penalmente richiedendo anche il risarcimento dei danni. Tutti i clienti sono stati ristorati ad eccezione di tre posizioni per importi esigui in quanto non è stata fornita la documentazione probatoria a supporto; ragione per cui sono ancora in fase di istruttoria".