Arpab, la nuova riforma dell’ente passa in consiglio regionale
La normativa contiene 42 articoli. Lo scopo: razionalizzare l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia
martedì 8 settembre 2015
10.18
Passa in consiglio regionale il disegno di legge della giunta sulla riforma dell'Agenzia regionale per l'ambiente della Basilicata (Arpab). Il provvedimento è stato approvato a maggioranza dall'assise consiliare, con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri e del consigliere Romaniello del Gruppo misto, e un voto contrario del M5S. Prima del voto i consiglieri Rosa (Lb-Fdi) e Napoli (Pdl-Fi) hanno abbandonato l'aula dichiarando di non partecipare al voto perché "il disegno di legge non garantisce un quadro normativo che rispetti i principi sanciti a livello nazionale. La Camera dei Deputati – hanno ricordato Rosa e Napoli - ha approvato all'unanimità una proposta di legge di riforma del Sistema Nazionale della Protezione Ambientale e si attende ora il voto del Senato".
La nuova normativa, che si compone di 42 articoli, ha lo scopo di razionalizzare l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia, disciplinando le attività istituzionali per assicurare omogeneità ed efficacia all'azione conoscitiva e di controllo pubblico dell'ambiente, a supporto delle politiche di protezione ambientale e di sostenibilità.
Gli organi dell'Arpab sono il direttore generale e il revisore unico dei conti. Nel testo vengono distinte le attività obbligatorie (quelle svolte dall'Arpab per la Regione, gli enti sub regionali, le province, i comuni e gli Enti Parco regionali) da quelle non obbligatorie e definite le attività di informazione e conoscenza ambientale che aiutano il rapporto con la cittadinanza. L'Arpab dovrà svolgere le sue attività istituzionali secondo i più elevati standard di qualità ed affidabilità, dovrà accreditare i propri laboratori e sottoporre a processi di certificazione le proprie reti di misura, monitoraggio e controllo. Introdotta la carta dei servizi in cui sono indicate le attività istituzionali che l'Arpab deve svolgere con riferimento alle matrici aria, acqua e suolo, sottosuolo e rifiuti, nonché ai fattori di inquinamento di tipo fisico (radioattività, rumore ed emissioni elettromagnetiche) e biologico, nel rispetto di quanto previsto sia dalla normativa vigente di riferimento sia dagli indirizzi della giunta, nonché dal piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità.
La giunta regionale, entro il 30 ottobre di ogni anno, approva gli indirizzi e gli obiettivi prioritari, e ne verifica semestralmente il raggiungimento, ai quali le attività dell'Arpab devono uniformarsi, individuando in particolare il contributo regionale ordinario per lo svolgimento delle attività istituzionali obbligatorie e il fondo che sarà utilizzato per cofinanziare i progetti speciali statali e comunitari a cui l'Agenzia intende candidarsi.
Collegato al disegno di legge è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno d'iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Romaniello sui vincitori di concorso pubblico assunti a tempo determinato dall'Arpab il cui contratto scade ad ottobre. Con il documento si impegna la giunta regionale nell'ambito delle proprie prerogative di indirizzo "a farsi carico, fermo restando l'autonomia dell'Arpab nel definire, di concerto/confronto con le OO.SS. i propri fabbisogni di personale, delle eventuali risorse aggiuntive per il prosieguo dei contratti in essere, nelle more della definizione della nuova pianta organica dell'Arpab. Il prosieguo dell'attività lavorativa per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato riguarda solo quelli vincitori di concorso di cui alla graduatoria in essere".
La nuova normativa, che si compone di 42 articoli, ha lo scopo di razionalizzare l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia, disciplinando le attività istituzionali per assicurare omogeneità ed efficacia all'azione conoscitiva e di controllo pubblico dell'ambiente, a supporto delle politiche di protezione ambientale e di sostenibilità.
Gli organi dell'Arpab sono il direttore generale e il revisore unico dei conti. Nel testo vengono distinte le attività obbligatorie (quelle svolte dall'Arpab per la Regione, gli enti sub regionali, le province, i comuni e gli Enti Parco regionali) da quelle non obbligatorie e definite le attività di informazione e conoscenza ambientale che aiutano il rapporto con la cittadinanza. L'Arpab dovrà svolgere le sue attività istituzionali secondo i più elevati standard di qualità ed affidabilità, dovrà accreditare i propri laboratori e sottoporre a processi di certificazione le proprie reti di misura, monitoraggio e controllo. Introdotta la carta dei servizi in cui sono indicate le attività istituzionali che l'Arpab deve svolgere con riferimento alle matrici aria, acqua e suolo, sottosuolo e rifiuti, nonché ai fattori di inquinamento di tipo fisico (radioattività, rumore ed emissioni elettromagnetiche) e biologico, nel rispetto di quanto previsto sia dalla normativa vigente di riferimento sia dagli indirizzi della giunta, nonché dal piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità.
La giunta regionale, entro il 30 ottobre di ogni anno, approva gli indirizzi e gli obiettivi prioritari, e ne verifica semestralmente il raggiungimento, ai quali le attività dell'Arpab devono uniformarsi, individuando in particolare il contributo regionale ordinario per lo svolgimento delle attività istituzionali obbligatorie e il fondo che sarà utilizzato per cofinanziare i progetti speciali statali e comunitari a cui l'Agenzia intende candidarsi.
Collegato al disegno di legge è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno d'iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Romaniello sui vincitori di concorso pubblico assunti a tempo determinato dall'Arpab il cui contratto scade ad ottobre. Con il documento si impegna la giunta regionale nell'ambito delle proprie prerogative di indirizzo "a farsi carico, fermo restando l'autonomia dell'Arpab nel definire, di concerto/confronto con le OO.SS. i propri fabbisogni di personale, delle eventuali risorse aggiuntive per il prosieguo dei contratti in essere, nelle more della definizione della nuova pianta organica dell'Arpab. Il prosieguo dell'attività lavorativa per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato riguarda solo quelli vincitori di concorso di cui alla graduatoria in essere".