Approvato piano d'azione 5G, Matera città sperimentale
Liuzzi (M5S): "Ora necessario liberare frequenze"
venerdì 7 aprile 2017
"L'approvazione del piano d'azione sul 5G in Commissione Telecomunicazioni, su cui abbiamo votato favorevolmente, è un'ottima notizia. Sono soddisfatta in particolare per due aspetti che ho proposto e che sono stati inseriti nel provvedimento: l'aggiornamento del piano per la banda ultralarga inserendo anche il 5G e la possibilità della riduzione dei costi per la nuova infrastruttura. Attualmente non c'è uno standard relativo al 5G e le sperimentazioni nelle cinque città italiane, tra cui Matera, serviranno proprio a fissarlo. Tuttavia in base ad alcuni studi della commissione europea non ne avremo uno fino al 2020 e l'uso della nuova rete non sarà effettivo prima di allora" così la Portavoce del M5S Mirella Liuzzi.
"Il Piano dell'Unione europea è ambizioso - spiega Liuzzi - ma l'obiettivo è sviluppare soprattutto il cosiddetto 'internet delle cose' che permette di connettere oggetti alla rete. Infatti nel 2020 robot, elettrodomestici e veicoli intelligenti dovrebbero ammontare al 46% dei dispositivi e a beneficiarne al 63% saranno le aziende e al 37% i consumatori finali. E' importante ricordarci che se la spesa per il 5G è esosa, il suo ritorno sarà maggiore rispetto ai costi. C'è una priorità adesso per il governo - conclude la deputata M5S - ovvero liberare le frequenze, in particolare quelle da 700 mhz a favore dei servizi di banda ultralarga mobile".
"Il Piano dell'Unione europea è ambizioso - spiega Liuzzi - ma l'obiettivo è sviluppare soprattutto il cosiddetto 'internet delle cose' che permette di connettere oggetti alla rete. Infatti nel 2020 robot, elettrodomestici e veicoli intelligenti dovrebbero ammontare al 46% dei dispositivi e a beneficiarne al 63% saranno le aziende e al 37% i consumatori finali. E' importante ricordarci che se la spesa per il 5G è esosa, il suo ritorno sarà maggiore rispetto ai costi. C'è una priorità adesso per il governo - conclude la deputata M5S - ovvero liberare le frequenze, in particolare quelle da 700 mhz a favore dei servizi di banda ultralarga mobile".