APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ARPAB
Nel nuovo assetto articolata in tre strutture apicali, in due Dipartimenti provinciali e in quattro strutture organizzative
martedì 28 novembre 2017
La Giunta regionale di Basilicata ha approvato con deliberazione n. 1170 il Regolamento di organizzazione dell'ARPAB, adottato dall'Agenzia con DDG n.228/2017, con cui sono disciplinati l'organizzazione, la strutturazione amministrativa e tecnica dell'Agenzia e i sistemi di controllo interno di gestione.
Lo schema di Regolamento, reso possibile dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale del documento di programmazione triennale, è il risultato del lavoro svolto nell'ambito della Linea 1 "Potenziamento dell'Agenzia" dell'accordo ARPAB-ASSOArpa in collaborazione con ARPA Veneto, Arpa Valle d'Aosta e Arpa Friuli Venezia Giulia e rappresenta un momento di evoluzione organizzativa coerente alla ratio del Sistema Nazionale a rete della Protezione dell'Ambiente, SNPA, disciplinato dalla legge n. 132/2016.
Nel nuovo assetto organizzativo l'ARPAB è articolata principalmente in tre strutture apicali, in due Dipartimenti provinciali e in quattro strutture organizzative caratterizzate da rilevanza strategica e da complessità nell'azione. Il tutto in sintonia con le disposizioni della legge regionale istitutiva n.37/2015 preposta alla tutela ambientale.
"Con questo provvedimento accolto favorevolmente dall'Esecutivo regionale, ha detto il Direttore Generale dell'ARPAB dott. Edmondo Iannicelli, si contribuisce ad armonizzare il processo di riorganizzazione e potenziamento dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente nel rispetto dei principi di autonomia, imparzialità, competenza tecnico-scientifica, efficienza e trasparenza, finalizzati a perseguire obiettivi di qualità nella tutela dell'ambiente."
"L'ARPAB, continuerà ad operare secondo gli indirizzi e le direttive della programmazione regionale, ha ribadito il Direttore Generale, in coerenza con la mission della sua legge di riforma e con la legge istitutiva del Sistema SNPA, assicurando omogeneità e efficacia alle attività di controllo pubblico della qualità dell'ambiente attraverso l'informazione, il monitoraggio, l'analisi e la valutazione ambientale."
"Sarà ulteriormente garantito il migliore presidio ambientale attraverso la presenza dei propri tecnici dislocati, con criteri di coerenza, in relazione alle specificità ambientali del territorio regionale".
Lo schema di Regolamento, reso possibile dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale del documento di programmazione triennale, è il risultato del lavoro svolto nell'ambito della Linea 1 "Potenziamento dell'Agenzia" dell'accordo ARPAB-ASSOArpa in collaborazione con ARPA Veneto, Arpa Valle d'Aosta e Arpa Friuli Venezia Giulia e rappresenta un momento di evoluzione organizzativa coerente alla ratio del Sistema Nazionale a rete della Protezione dell'Ambiente, SNPA, disciplinato dalla legge n. 132/2016.
Nel nuovo assetto organizzativo l'ARPAB è articolata principalmente in tre strutture apicali, in due Dipartimenti provinciali e in quattro strutture organizzative caratterizzate da rilevanza strategica e da complessità nell'azione. Il tutto in sintonia con le disposizioni della legge regionale istitutiva n.37/2015 preposta alla tutela ambientale.
"Con questo provvedimento accolto favorevolmente dall'Esecutivo regionale, ha detto il Direttore Generale dell'ARPAB dott. Edmondo Iannicelli, si contribuisce ad armonizzare il processo di riorganizzazione e potenziamento dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente nel rispetto dei principi di autonomia, imparzialità, competenza tecnico-scientifica, efficienza e trasparenza, finalizzati a perseguire obiettivi di qualità nella tutela dell'ambiente."
"L'ARPAB, continuerà ad operare secondo gli indirizzi e le direttive della programmazione regionale, ha ribadito il Direttore Generale, in coerenza con la mission della sua legge di riforma e con la legge istitutiva del Sistema SNPA, assicurando omogeneità e efficacia alle attività di controllo pubblico della qualità dell'ambiente attraverso l'informazione, il monitoraggio, l'analisi e la valutazione ambientale."
"Sarà ulteriormente garantito il migliore presidio ambientale attraverso la presenza dei propri tecnici dislocati, con criteri di coerenza, in relazione alle specificità ambientali del territorio regionale".