Antenna al rione Agna, si riaccende la polemica
Abitanti sul piede di guerra. Assessore Tragni assicura: “nessuna nuova autorizzazione”
venerdì 14 febbraio 2020
11.23
Non sono state rilasciate autorizzazioni per l'istallazione di una nuova antenna al rione Agna. Getta acqua sul fuoco l'assessore all'ambiente, Giuseppe Tragni, su una questione che aveva fatto riscaldare gli animi e messo in agitazione gli abitanti del quartiere che avevano fatto sentire la propria voce di dissenso, inscenando una vibrata protesta.
Una questione che torna alla ribalta dopo che negli anni passati il traliccio presente nel quartiere aveva fatto storcere il naso agli abitanti del rione, anche perché collocato nei pressi dell'istituto comprensivo "Don Milani". I paventati pericoli sulla salute dei bambini avevano spinto, allora come oggi, gli abitanti a chiedere chiarezza alle autorità competenti. Una chiarezza che i residenti, organizzati in un comitato di quartiere, chiedono a gran voce, anche perché per loro, fino a qualche giorno fa, l'antenna risultava inutilizzata.
Dopo che nei gironi scorsi si erano visti operai a lavoro nei pressi della struttura è riemersa la preoccupazione, che in poche ore ha portato i residenti ad una raccolta di firme ed una petizione popolare per capire cosa stia accadendo, chiedendo lumi all'amministrazione comunale.
E l'amministrazione ha risposto per bocca dell'assessore Tragni, che ha ribadito come il Comune abbia sospeso da ottobre 2019 la richiesta avanzata da un operatore telefonico di installare una antenna sul traliccio.
"L'Ufficio Urbanistica del Comune di Matera il 1° ottobre 2019 ha dichiarato improcedibile, per assenza del parere favorevole da parte dell'Arpab, la richiesta avanzata da una società telefonica per l'installazione di antenne per rete mobile in Via Frangione su un'infrastruttura esistente di un altro operatore"- spiega Tragni. Che poi precisa: "Nella risposta l'Ufficio ha chiarito che le richieste di installazione di nuovi impianti di teleradiocomunicazione, successivi alla costituzione dell'Assemblea consultiva permanente del Comune (17 ottobre 2013), devono essere sottoposte al vaglio dell'Assemblea per una valutazione di significatività ambientale e territoriale. Per questo motivo, la procedura risulta essere attualmente sospesa. Nel caso in cui l'Arpab dovesse esprimere parere positivo alla richiesta di attivazione dell'impianto, il Comune convocherà l'Assemblea permanente perché si esprima sulla questione".
Insomma, a detta di Tragni, c'è da stare tranquilli, sempre che l'Arpab non esprima un parere favorevole. Allora sarà l'assemblea a valutare l'opportunità di installare una antenna proprio in quel sito.
Una questione che torna alla ribalta dopo che negli anni passati il traliccio presente nel quartiere aveva fatto storcere il naso agli abitanti del rione, anche perché collocato nei pressi dell'istituto comprensivo "Don Milani". I paventati pericoli sulla salute dei bambini avevano spinto, allora come oggi, gli abitanti a chiedere chiarezza alle autorità competenti. Una chiarezza che i residenti, organizzati in un comitato di quartiere, chiedono a gran voce, anche perché per loro, fino a qualche giorno fa, l'antenna risultava inutilizzata.
Dopo che nei gironi scorsi si erano visti operai a lavoro nei pressi della struttura è riemersa la preoccupazione, che in poche ore ha portato i residenti ad una raccolta di firme ed una petizione popolare per capire cosa stia accadendo, chiedendo lumi all'amministrazione comunale.
E l'amministrazione ha risposto per bocca dell'assessore Tragni, che ha ribadito come il Comune abbia sospeso da ottobre 2019 la richiesta avanzata da un operatore telefonico di installare una antenna sul traliccio.
"L'Ufficio Urbanistica del Comune di Matera il 1° ottobre 2019 ha dichiarato improcedibile, per assenza del parere favorevole da parte dell'Arpab, la richiesta avanzata da una società telefonica per l'installazione di antenne per rete mobile in Via Frangione su un'infrastruttura esistente di un altro operatore"- spiega Tragni. Che poi precisa: "Nella risposta l'Ufficio ha chiarito che le richieste di installazione di nuovi impianti di teleradiocomunicazione, successivi alla costituzione dell'Assemblea consultiva permanente del Comune (17 ottobre 2013), devono essere sottoposte al vaglio dell'Assemblea per una valutazione di significatività ambientale e territoriale. Per questo motivo, la procedura risulta essere attualmente sospesa. Nel caso in cui l'Arpab dovesse esprimere parere positivo alla richiesta di attivazione dell'impianto, il Comune convocherà l'Assemblea permanente perché si esprima sulla questione".
Insomma, a detta di Tragni, c'è da stare tranquilli, sempre che l'Arpab non esprima un parere favorevole. Allora sarà l'assemblea a valutare l'opportunità di installare una antenna proprio in quel sito.