Anche in Basilicata le marce dei trattori

Mondo agricolo in subbuglio. Troppi costi e prodotti della terra pagati molto poco

lunedì 29 gennaio 2024
Sono iniziate in Basilicata le marce dei trattori, organizzate dai comitati spontanei per rivendicare l'attenzione al settore primario prima che diventi sempre più insostenibile la produzione agricola.

Decine di mezzi agricoli hanno marciato ieri a passo lento sulla statale 106 Jonica, tra Policoro e Scanzano Jonico in provincia di Matera, e viceversa, senza bloccare la circolazione stradale che ha risentito solo di qualche rallentamento. Su alcuni trattori sono stati esposti dei cartelloni. Queste alcune delle scritte: "Produciamo debiti"; "La vita di un agricoltore vale meno di un cinghiale", in riferimento all'emergenza della fauna selvatica; oppure "No al miele sintetico" ed altri. Richiesto anche un bonus gasolio. I partecipanti hanno sfilato senza bandiere di sigle o sindacati agricoli.

Un'altra manifestazione analoga è prevista per gli agricoltori dell'area del Vulture Alto Bradano martedì mattina a San Nicola di Melfi. Di carattere interregionale la mobilitazione indetta da Liberi Agricoltori e preannunciata per il 6 febbraio che riguarderà l'area di confine tra Basilicata e Puglia, a Matera (Venusio) e Altamura, con una marcia verso Bari e ritorno.

Anche la Cia - Confederazione agricoltori italiani ha deciso di mobilitarsi. Il primo passo è la discussione di un documento di rivendicazioni sindacali, per il settore primario, in assemblee cittadine e territoriali.


(foto di archivio)