Altri otto guariti a Matera. "Ma non abbassiamo la guardia"
Per la fase 2 il sindaco propone un monitoraggio con test a tappeto
sabato 18 aprile 2020
12.25
Nessun nuovo contagio e otto persone in isolamento domiciliare guarite negli ultimi dieci giorni. Lo comunica il sindaco Raffaello de Ruggieri, con un invito a non abbassare la guardia.
"Le misure di prevenzione e di contenimento della diffusione del Covid-19 iniziano a dare i primi frutti - afferma - ma non bisogna pensare di aver già vinto la battaglia. Il coronavirus non è stato sconfitto, è in agguato e, se non si continuano a rispettare le regole di comportamento fin qui attuate, c'è il rischio di vanificare i sacrifici finora effettuati. Bisogna tener duro ancora per un po', prima di poter immaginare l'inizio di una graduale ripresa delle attività economiche".
Il primo cittadino resta cauto. "La cosiddetta fase 2 non può essere avviata senza che siano state prese le misure necessarie per evitare una nuova impennata dei contagi. Per questo motivo - dice - ho chiesto con una lettera indirizzata al direttore generale dell'Asm, Gaetano Annese, di estendere le attività di prevenzione già previste, attraverso l'esecuzione di tamponi laringo-faringei alle categorie più esposte al contagio. Oltre agli operatori sanitari, alle forze dell'ordine, ai farmacisti sarebbe indispensabile effettuare screening diagnostici anche al personale addetto alle vendite nei supermercati, alla Polizia locale, ai volontari impegnati sul territorio nelle attività di supporto alla popolazione ed al personale comunale addetto ai servizi essenziali. Si tratta di verifiche auspicabili in attesa della definizione di altri interventi su campioni di popolazione più numerosi".
A Matera i casi in tutto rilevati in Basilicata sono stati 62, di cui due persone anziane decedute. Ai casi registrati nei laboratori della Asm, si aggiungono altri tre rilevati in Puglia dove lavorano. I guariti in tutto sono dieci.
"Le misure di prevenzione e di contenimento della diffusione del Covid-19 iniziano a dare i primi frutti - afferma - ma non bisogna pensare di aver già vinto la battaglia. Il coronavirus non è stato sconfitto, è in agguato e, se non si continuano a rispettare le regole di comportamento fin qui attuate, c'è il rischio di vanificare i sacrifici finora effettuati. Bisogna tener duro ancora per un po', prima di poter immaginare l'inizio di una graduale ripresa delle attività economiche".
Il primo cittadino resta cauto. "La cosiddetta fase 2 non può essere avviata senza che siano state prese le misure necessarie per evitare una nuova impennata dei contagi. Per questo motivo - dice - ho chiesto con una lettera indirizzata al direttore generale dell'Asm, Gaetano Annese, di estendere le attività di prevenzione già previste, attraverso l'esecuzione di tamponi laringo-faringei alle categorie più esposte al contagio. Oltre agli operatori sanitari, alle forze dell'ordine, ai farmacisti sarebbe indispensabile effettuare screening diagnostici anche al personale addetto alle vendite nei supermercati, alla Polizia locale, ai volontari impegnati sul territorio nelle attività di supporto alla popolazione ed al personale comunale addetto ai servizi essenziali. Si tratta di verifiche auspicabili in attesa della definizione di altri interventi su campioni di popolazione più numerosi".
A Matera i casi in tutto rilevati in Basilicata sono stati 62, di cui due persone anziane decedute. Ai casi registrati nei laboratori della Asm, si aggiungono altri tre rilevati in Puglia dove lavorano. I guariti in tutto sono dieci.