Altragricoltura dice ‘no’ a ricerca idrocarburi nell’Alto Bradano
Nuovo incontro per l’associazione a Palazzo San Gervasio
domenica 5 luglio 2015
8.35
Si è tenuta a Palazzo San Gervasio la prima assemblea tra istituzioni, associazioni e cittadini dopo la sentenza del Tar di Basilicata che da il via libera di fatto alla ricerca di idrocarburi nell'area del vulture-melfese-alto Bradano.
Il Tribunale amministrativo lucano ha annullato la delibera regionale numero 682 del 2013, con la quale la Regione si oppose alla richiesta di nuove perforazioni da parte della compagnia statunitense Aleanna Resources nell'area dell'Alto Bradano comprendente 470,19 chilometri quadrati. Se gli esiti di nuove indagini sul territorio interessato riscontreranno la presenza di idrocarburi, si procederà con l'iter esecutivo in merito alle estrazioni petrolifere.
L'incontro pubblico convocato dall'Associazione Intercomunale Lucania ha visto la partecipazione di Gianni Fabbris, di Altragricoltura e del movimento Riscatto, del sindaco di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro, di Vito L'Erario, della Ola, del giornalista Cosimo Forina e dell'ingegnere Donato Cancellara. Gianni Fabbris ha sottolineato la necessità di mettere in campo una fase nuova di mobilitazione. "Di fronte alla grande crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui sono precipitate le nostre aree rurali – afferma con impeto Fabbris - vanno denunciati due fallimenti su cui dobbiamo immediatamente correggere il tiro: l'idea che il petrolio porti ricchezza e lavoro e l'idea che sia possibile una via dolce alla gestione del petrolio; qualcuno si è illuso che si potesse gestire le estrazioni confinandole alla Val d'Agri, quindi scegliendo di sacrificare solo un'area ristretta della regione per portare a casa qualche vantaggio economico. Cosi non è: siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti nel mare e in terra come dimostra il caso del permesso di ricerca Palazzo San Gervasio".
"Altragricoltura e il Movimento Riscatto – spiega Fabbris - sono da oggi impegnati a lavorare con gli agricoltori e le comunità di questo territorio per scongiurare un ulteriore acuirsi della crisi ambientale oltre di quella economica. Molti degli agricoltori dell'area hanno portato i loro trattori a Matera durante le mobilitazioni contro l'IMU agricola e la crisi economica e proprio in quelle mobilitazioni si è rafforzata la consapevolezza che la crisi non è solo economica ma anche ambientale, sociale e di democrazia e che è interesse di tutte le comunità reagire insieme".
Con queste parole Gianni Fabbris ha annunciato il sostegno e la condivisione della vertenza da parte di Altragricoltura e del movimento Riscatto già impegnate a preparare un autunno intenso sotto il profilo di nuove iniziative contro la crisi. Dunque, inizia una nuova fase di mobilitazione per difendere il territorio e le comunità: il sindaco di Palazzo San Gervasio ha annunciato la convocazione di tutti i sindaci dell'Area Programma a Palazzo San Gervasio per adottare insieme decisioni importanti.
Il Tribunale amministrativo lucano ha annullato la delibera regionale numero 682 del 2013, con la quale la Regione si oppose alla richiesta di nuove perforazioni da parte della compagnia statunitense Aleanna Resources nell'area dell'Alto Bradano comprendente 470,19 chilometri quadrati. Se gli esiti di nuove indagini sul territorio interessato riscontreranno la presenza di idrocarburi, si procederà con l'iter esecutivo in merito alle estrazioni petrolifere.
L'incontro pubblico convocato dall'Associazione Intercomunale Lucania ha visto la partecipazione di Gianni Fabbris, di Altragricoltura e del movimento Riscatto, del sindaco di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro, di Vito L'Erario, della Ola, del giornalista Cosimo Forina e dell'ingegnere Donato Cancellara. Gianni Fabbris ha sottolineato la necessità di mettere in campo una fase nuova di mobilitazione. "Di fronte alla grande crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui sono precipitate le nostre aree rurali – afferma con impeto Fabbris - vanno denunciati due fallimenti su cui dobbiamo immediatamente correggere il tiro: l'idea che il petrolio porti ricchezza e lavoro e l'idea che sia possibile una via dolce alla gestione del petrolio; qualcuno si è illuso che si potesse gestire le estrazioni confinandole alla Val d'Agri, quindi scegliendo di sacrificare solo un'area ristretta della regione per portare a casa qualche vantaggio economico. Cosi non è: siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti nel mare e in terra come dimostra il caso del permesso di ricerca Palazzo San Gervasio".
"Altragricoltura e il Movimento Riscatto – spiega Fabbris - sono da oggi impegnati a lavorare con gli agricoltori e le comunità di questo territorio per scongiurare un ulteriore acuirsi della crisi ambientale oltre di quella economica. Molti degli agricoltori dell'area hanno portato i loro trattori a Matera durante le mobilitazioni contro l'IMU agricola e la crisi economica e proprio in quelle mobilitazioni si è rafforzata la consapevolezza che la crisi non è solo economica ma anche ambientale, sociale e di democrazia e che è interesse di tutte le comunità reagire insieme".
Con queste parole Gianni Fabbris ha annunciato il sostegno e la condivisione della vertenza da parte di Altragricoltura e del movimento Riscatto già impegnate a preparare un autunno intenso sotto il profilo di nuove iniziative contro la crisi. Dunque, inizia una nuova fase di mobilitazione per difendere il territorio e le comunità: il sindaco di Palazzo San Gervasio ha annunciato la convocazione di tutti i sindaci dell'Area Programma a Palazzo San Gervasio per adottare insieme decisioni importanti.