Allagamenti per le piogge, il Comune punta sui palombari riposti
Sono drenaggi di acqua. L'ente si candida a un bando
giovedì 9 settembre 2021
10.31
"Palombari riposti". Questa la soluzione allo studio dell'amministrazione comunale per il problema degli allagamenti provocati dalle ultime piogge. Non basta, secondo il sindaco Domenico Bennardi, la pulizia delle caditoie.
"Ad ogni temporale (non c'è nemmeno bisogno di chiamarle "bombe d'acqua") alcune zone della città puntualmente si allagano. Stiamo continuando a fare un lavoro di pulizia delle caditoie - dice il primo cittadino - che sta portando alla luce un'enorme quantità di materiale, segno evidente che in passato questa attività non deve essere stata così frequente". Ma questi interventi non possono risolvere il problema. "Possono senz'altro servire a mitigare un problema che pero è molto più ampio - sottolinea - perché la nostra città negli anni ha progressivamente perso la naturale capacità di drenare l'acqua piovana. L'eccessiva cementificazione, dagli anni '80 in poi, ha determinato aree in cui le nostre strade, le nostre piazze sono diventate una pellicola impermeabile. Se a questo aggiungiamo i problemi legati ai cambiamenti climatici repentini, il problema non è assolutamente da sottovalutare".
Il Comune ha partecipato ad un bando sui cambiamenti climatici per attingere risorse. La risposta dell'amministrazione comunale al problema degli allagamenti e della impermeabilità si chiama "Palombari Riposti". "Non abbiamo inventato nulla - spiega Bennardi - abbiamo semplicemente "copiato" quello che facevano i nostri avi, cioè scavare i palombari per la raccolta delle acque. Il progetto dei "Palombari Riposti" prevede, ovviamente, tecnologie moderne ma l'idea è la stessa, quella del drenaggio sostenibile che permetterà di andare a ridurre e controllare il drenaggio di acque piovane lungo le strade di accesso al centro storico per evitare le 'cascate' che siamo abituati a vedere in occasioni di forti piogge, attualizzando un sistema che appartiene alla genialità dei nostri avi. Solo una progettazione adeguata può risolvere un problema così complesso dei sottoservizi del centro storico e delle aree annesse. Occorrerà tempo ma la strada è segnata. Un ringraziamento all'assessore ai Lavori pubblici, Graziella Corti, che sta lavorando al progetto dei "Palombari Riposti" e all'assessore all'Ambiente, Lucia Summa, che con la ditta incaricata dal Comune si sta occupando della pulizia delle caditoie".
"Ad ogni temporale (non c'è nemmeno bisogno di chiamarle "bombe d'acqua") alcune zone della città puntualmente si allagano. Stiamo continuando a fare un lavoro di pulizia delle caditoie - dice il primo cittadino - che sta portando alla luce un'enorme quantità di materiale, segno evidente che in passato questa attività non deve essere stata così frequente". Ma questi interventi non possono risolvere il problema. "Possono senz'altro servire a mitigare un problema che pero è molto più ampio - sottolinea - perché la nostra città negli anni ha progressivamente perso la naturale capacità di drenare l'acqua piovana. L'eccessiva cementificazione, dagli anni '80 in poi, ha determinato aree in cui le nostre strade, le nostre piazze sono diventate una pellicola impermeabile. Se a questo aggiungiamo i problemi legati ai cambiamenti climatici repentini, il problema non è assolutamente da sottovalutare".
Il Comune ha partecipato ad un bando sui cambiamenti climatici per attingere risorse. La risposta dell'amministrazione comunale al problema degli allagamenti e della impermeabilità si chiama "Palombari Riposti". "Non abbiamo inventato nulla - spiega Bennardi - abbiamo semplicemente "copiato" quello che facevano i nostri avi, cioè scavare i palombari per la raccolta delle acque. Il progetto dei "Palombari Riposti" prevede, ovviamente, tecnologie moderne ma l'idea è la stessa, quella del drenaggio sostenibile che permetterà di andare a ridurre e controllare il drenaggio di acque piovane lungo le strade di accesso al centro storico per evitare le 'cascate' che siamo abituati a vedere in occasioni di forti piogge, attualizzando un sistema che appartiene alla genialità dei nostri avi. Solo una progettazione adeguata può risolvere un problema così complesso dei sottoservizi del centro storico e delle aree annesse. Occorrerà tempo ma la strada è segnata. Un ringraziamento all'assessore ai Lavori pubblici, Graziella Corti, che sta lavorando al progetto dei "Palombari Riposti" e all'assessore all'Ambiente, Lucia Summa, che con la ditta incaricata dal Comune si sta occupando della pulizia delle caditoie".