Al via le Unioni Civili a Matera

Dal 25 Settembre, celebrazioni identiche a quelle per le coppie eterosessuali

venerdì 9 settembre 2016 17.42
Anche il Comune di Matera si aggiunge alla lista dei Comuni italiani già pronti per le Unioni Civili. Il prossimo 25 settembre, infatti, la città dei Sassi celebra la prima Unione Civile.

Dopo l'entrata in vigore del Ddl Cirinnà (legge 76 del 2016), con la firma del decreto attuativo che contiene le disposizioni per attuare le unioni civili, dal 12 agosto in Italia i cittadini dello stesso sesso hanno cominciato ad unirsi civilmente raggiungendo una parziale parità nei confronti delle coppie eterosessuali.

RiSvolta, associazione materana che tutela e promuove il rispetto dei diritti della persona, in particolare della comunità LGBT (Lesbica, gay, bisex, trans), si è interessata, in queste settimane, di seguire direttamente le procedure di allineamento del Comune di Matera alla normativa nazionale.

Vanessa Vizziello, presidente di RiSvolta, dichiara la propria soddisfazione nell'aver riscontrato nella figura della signora Angela Caldarola, Responsabile dell'ufficio di Stato civile e ufficiale di Stato Civile di Matera, grande competenza, professionalità e sensibilità.

L'Associazione RiSvolta, inoltre, ha suggerito il contatto della Rete Lenford (avvocatura per i diritti delle persone LGBT), per fornire una consulenza altamente specializzata sull'argomento e fugare qualsiasi eventuale dubbio o perplessità.

Dal 25 settembre, quindi, anche a Matera si possono celebrare le unioni civili con modalità identiche a quelle per le coppie eterosessuali; l'ufficiale di stato civile con la fascia tricolore celebrerà l'unione in Comune o nell'ex convento di Santa Lucia presso Porta Pistola o nella sala dell'ex ospedale di San Rocco in Piazza San Giovanni.

L'Associazione RiSvolta continuerà a seguire l'iter burocratico presso il Comune informando la cittadinanza e offrendo la propria disponibilità e il proprio supporto qualora fosse necessario.

L'auspicio e l'invito che si rivolge alla cittadinanza tutta e nello specifico ai commercianti che lavorano nell'indotto dei matrimoni, è quello di essere al passo con i tempi e di accogliere la diversità come elemento di crescita sociale e culturale in una visione più ampia e libera senza pregiudizi.