Al Nord requisite mascherine per ospedali del Sud
La Confapi denuncia il blocco di forniture importate da aziende lucane
sabato 11 aprile 2020
Il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha segnalato al prefetto Rinaldo Argentieri e al presidente della Regione Vito Bardi quello che sta accadendo in alcune regioni del Nord (es. Lombardia e Veneto) e del Centro Italia, dove la Protezione Civile sta requisendo mascherine e altri dispositivi di protezione individuale acquistati e importati dall'estero da aziende lucane e destinati a ospedali e altri enti pubblici a seguito di gare d'appalto regolarmente aggiudicate.
Le mascherine requisite sono poi distribuite alle strutture operanti nell'emergenza. Questo comportamento è assolutamente ingiustificabile – scrive De Salvo - non solo perché l'emergenza è ormai ovunque sul territorio nazionale, ma soprattutto perché procura gravi danni alle strutture sanitarie cui i DPI erano destinati e alle imprese che le hanno acquistate al fine di effettuare forniture pubbliche aggiudicate con gara d'appalto.
Al danno pubblico si aggiunge il danno alle imprese interessate in quanto la merce requisita viene rimborsata con valore calcolato al dicembre 2019, cioè a un prezzo enormemente inferiore a quello pagato al momento dell'acquisto. Il presidente di Confapi Matera ha chiesto, pertanto, al Prefetto Argentieri di assumere i dovuti provvedimenti verso le Istituzioni competenti e al Presidente Bardi di intervenire a tutela delle imprese lucane che operano nel pieno rispetto della legalità.
In questo modo, infatti, le strutture sanitarie del Sud sono penalizzate e le imprese lucane subiscono danni economici ingiustificati. Non si parla, infatti, di acquisti o importazioni illegali, ma di forniture da effettuare a seguito di procedura di evidenza pubblica. Non è possibile che ogni territorio operi in regime di autarchia e che Dogana e Protezione Civile avallino tali comportamenti. Si tratta di un segnale molto pericoloso e che desta preoccupazione – sottolinea il presidente De Salvo. Infatti, non vorremmo che i provvedimenti d'urgenza, assunti legittimamente, creino disparità di trattamento fra i territori, incidendo in modo negativo sia sulla salute dei cittadini delle regioni del Mezzogiorno, sia sull'economia meridionale, di per sé già debole.
Le nostre imprese importatrici di mascherine stanno operando nella piena legalità e invece si vedono requisire la merce che, per paradosso, la Lombardia e il Veneto distribuiscono gratis alla popolazione. Su questo tema – conclude il presidente di Confapi Matera – le Regioni del Nord, stanno mettendo in campo risorse economiche che evidentemente le Regioni del Sud non possono permettersi.
Le mascherine requisite sono poi distribuite alle strutture operanti nell'emergenza. Questo comportamento è assolutamente ingiustificabile – scrive De Salvo - non solo perché l'emergenza è ormai ovunque sul territorio nazionale, ma soprattutto perché procura gravi danni alle strutture sanitarie cui i DPI erano destinati e alle imprese che le hanno acquistate al fine di effettuare forniture pubbliche aggiudicate con gara d'appalto.
Al danno pubblico si aggiunge il danno alle imprese interessate in quanto la merce requisita viene rimborsata con valore calcolato al dicembre 2019, cioè a un prezzo enormemente inferiore a quello pagato al momento dell'acquisto. Il presidente di Confapi Matera ha chiesto, pertanto, al Prefetto Argentieri di assumere i dovuti provvedimenti verso le Istituzioni competenti e al Presidente Bardi di intervenire a tutela delle imprese lucane che operano nel pieno rispetto della legalità.
In questo modo, infatti, le strutture sanitarie del Sud sono penalizzate e le imprese lucane subiscono danni economici ingiustificati. Non si parla, infatti, di acquisti o importazioni illegali, ma di forniture da effettuare a seguito di procedura di evidenza pubblica. Non è possibile che ogni territorio operi in regime di autarchia e che Dogana e Protezione Civile avallino tali comportamenti. Si tratta di un segnale molto pericoloso e che desta preoccupazione – sottolinea il presidente De Salvo. Infatti, non vorremmo che i provvedimenti d'urgenza, assunti legittimamente, creino disparità di trattamento fra i territori, incidendo in modo negativo sia sulla salute dei cittadini delle regioni del Mezzogiorno, sia sull'economia meridionale, di per sé già debole.
Le nostre imprese importatrici di mascherine stanno operando nella piena legalità e invece si vedono requisire la merce che, per paradosso, la Lombardia e il Veneto distribuiscono gratis alla popolazione. Su questo tema – conclude il presidente di Confapi Matera – le Regioni del Nord, stanno mettendo in campo risorse economiche che evidentemente le Regioni del Sud non possono permettersi.