"Ulivi: la xylella avanza in Puglia e ora minaccia Matera"
La Coldiretti Puglia teme una diffusione in tutto il Sud
martedì 21 maggio 2019
Dopo il disastro nel Salento, l'avanzata in provincia di Taranto e verso il nord della Puglia, la diffusione della xylella è una minaccia anche per gli ulivi della Basilicata e per tutto il Sud. Ne è convinta la Coldiretti Puglia che ha redatto un report aggiornato della situazione.
''Non solo verso nord - sostiene la sigla agricola - la xylella vira a ovest a pochi chilometri da Matera con i nuovi casi di contagio in provincia di Taranto dove ben 6 ulivi sono stati infettati a Montemesola e uno a Crispiano, in totale altri 124 ulivi positivi che si aggiungo ai 348 delle comunicazioni precedenti''. Secondo la Coldiretti la strage di ulivi avanza inarrestabile a una velocità di più 2 chilometri al mese e, dopo aver devastato la Puglia, rischia di ''infettare l'intero Mezzogiorno d'Italia a partire dalla Basilicata fino alla Calabria, alla Campania e al Molise''.
La Xylella, inoltre, secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l'altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo.
''Dopo anni di errori, incertezze e scaricabarile - sostiene il presidente nazionale Ettore Prandini - occorre un deciso cambio di passo con l'importante approvazione in Parlamento del Decreto emergenze, profondamente modificato rispetto all'impostazione iniziale, per sostenere gli agricoltori colpiti dell'area infetta che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia, anche grazie all'individuazione di varietà resistenti come il Leccino''.
''Non solo verso nord - sostiene la sigla agricola - la xylella vira a ovest a pochi chilometri da Matera con i nuovi casi di contagio in provincia di Taranto dove ben 6 ulivi sono stati infettati a Montemesola e uno a Crispiano, in totale altri 124 ulivi positivi che si aggiungo ai 348 delle comunicazioni precedenti''. Secondo la Coldiretti la strage di ulivi avanza inarrestabile a una velocità di più 2 chilometri al mese e, dopo aver devastato la Puglia, rischia di ''infettare l'intero Mezzogiorno d'Italia a partire dalla Basilicata fino alla Calabria, alla Campania e al Molise''.
La Xylella, inoltre, secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l'altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo.
''Dopo anni di errori, incertezze e scaricabarile - sostiene il presidente nazionale Ettore Prandini - occorre un deciso cambio di passo con l'importante approvazione in Parlamento del Decreto emergenze, profondamente modificato rispetto all'impostazione iniziale, per sostenere gli agricoltori colpiti dell'area infetta che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia, anche grazie all'individuazione di varietà resistenti come il Leccino''.