Aggredisce la compagna per un messaggio sul telefonino
L'uomo finisce in carcere per maltrattamenti
lunedì 28 settembre 2020
15.08
Un altro caso di violenza tra le mura di casa a Matera. Questa volta per maltrattamenti tra conviventi.
Un 48enne di Matera è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna, con l'aggravante riferita allo stato di invalidità della vittima. La donna, stando alla ricostruzione degli agenti della volante, è stata aggredita dal compagno perché sul suo telefonino aveva trovato un messaggio da parte di un altro uomo e pensando a un inesistente tradimento le ha strappato il telefonino di mano e l'ha spinta violentemente facendole sbattere la testa contro la parete.
Dopo una segnalazione su una lite tra conviventi, gli agenti della squadra volante sono intervenuti in un appartamento in periferia. Al loro arrivo, la donna era fortemente scossa e in lacrime così è stato richiesto l'intervento di un'autoambulanza. La donna è stata trasportata al pronto soccorso, per le cure del caso, ed è stata dimessa con prognosi di 10 giorni. Gli agenti hanno poi ricostruito un contesto in cui sono avvenuti altri episodi di violenza domestica, sia fisica che psicologica, per motivi infondati di gelosia, tanto da essere stata costretta a lasciare il suo lavoro perché l'uomo vedeva nel suo ex datore di lavoro un rivale.
Il 48enne è stato condotto in carcere mentre per la donna è stato attivato il protocollo a sostegno delle vittime di violenza, anche se la stessa non ha voluto per ora essere collocata in una struttura protetta.
Un 48enne di Matera è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna, con l'aggravante riferita allo stato di invalidità della vittima. La donna, stando alla ricostruzione degli agenti della volante, è stata aggredita dal compagno perché sul suo telefonino aveva trovato un messaggio da parte di un altro uomo e pensando a un inesistente tradimento le ha strappato il telefonino di mano e l'ha spinta violentemente facendole sbattere la testa contro la parete.
Dopo una segnalazione su una lite tra conviventi, gli agenti della squadra volante sono intervenuti in un appartamento in periferia. Al loro arrivo, la donna era fortemente scossa e in lacrime così è stato richiesto l'intervento di un'autoambulanza. La donna è stata trasportata al pronto soccorso, per le cure del caso, ed è stata dimessa con prognosi di 10 giorni. Gli agenti hanno poi ricostruito un contesto in cui sono avvenuti altri episodi di violenza domestica, sia fisica che psicologica, per motivi infondati di gelosia, tanto da essere stata costretta a lasciare il suo lavoro perché l'uomo vedeva nel suo ex datore di lavoro un rivale.
Il 48enne è stato condotto in carcere mentre per la donna è stato attivato il protocollo a sostegno delle vittime di violenza, anche se la stessa non ha voluto per ora essere collocata in una struttura protetta.