Inquinamento del torrente Gravina, chiesto il tavolo istituzionale
Nuovo intervento del consigliere regionale Acito
martedì 15 ottobre 2019
10.30
"Disinquinamento Torrente Gravina, è richiesta convocazione tavolo istituzionale per la verifica trimestrale inerente le azioni adottate al fine di accelerare l'adozione delle soluzioni definitive".
E' questo l'oggetto della nuova missiva inviata questa mattina dal Consigliere Regionale Vincenzo Acito all'attenzione di Gianni Rosa, Assessore regionale all'Ambiente, e al Direttore Generale, Michele Busciolano. Già lo scorso luglio Acito si era fatto carico dell'emergenza legata all'inquinamento del Torrente Gravina, ottenendo la convocazione di un tavolo tecnico, riunitosi il 16 luglio, che aveva fissato un appuntamento trimestrale rispetto alla verifica dello stato dell'arte e delle azioni di bonifica del citato torrente.
"La situazione, però, da luglio ad oggi non sembra affatto cambiata, come si evince dagli articoli di stampa, in data odierna, che evidenziano con il titolo significativo "Matera asfissiata dalla puzza della Gravina. Gravi disagi per turisti e residenti, situazione insopportabile che ogni giorno peggiora".
Nella nota inviata a Rosa e Busciolano, Acito sottolinea i punti definiti nell'ambito dell'appuntamento di luglio, e soprattutto punta l'attenzione su un altro aspetto increscioso, che resta da chiarire, relativo allo sversamento non autorizzato di liquami nel torrente.
Si legge nella nota: "Nel contempo si è proceduto a presentare denuncia contro ignoti per la presenza di liquami, presumibilmente organici, nelle acque del torrente Jesce che risulterebbero sversati con cadenza settimanale".
Acito chiede quindi "di riconvocare, con l'urgenza estrema che il fenomeno richiede, il tavolo già riunito a luglio scorso, per verificare l'avanzamento dei lavori e degli interventi concordati tre mesi fa. Rimarco inoltre la necessità di attivare processi di controllo per eliminare gli scarichi abusivi che potrebbero essere la principale causa di questo annoso e deprecabile fenomeno".
Conclude Acito "Questa maggioranza è pronta ad affrontare e risolvere le problematiche ricevute in eredità dalla precedente gestione politica della nostra Regione, e siamo certi che si procederà, per le vie istituzionali, tenendo conto dell'urgenza e dei temi rilevanti legati a questa emergenza che da troppo tempo torna periodicamente a preoccupare i materani".
E' questo l'oggetto della nuova missiva inviata questa mattina dal Consigliere Regionale Vincenzo Acito all'attenzione di Gianni Rosa, Assessore regionale all'Ambiente, e al Direttore Generale, Michele Busciolano. Già lo scorso luglio Acito si era fatto carico dell'emergenza legata all'inquinamento del Torrente Gravina, ottenendo la convocazione di un tavolo tecnico, riunitosi il 16 luglio, che aveva fissato un appuntamento trimestrale rispetto alla verifica dello stato dell'arte e delle azioni di bonifica del citato torrente.
"La situazione, però, da luglio ad oggi non sembra affatto cambiata, come si evince dagli articoli di stampa, in data odierna, che evidenziano con il titolo significativo "Matera asfissiata dalla puzza della Gravina. Gravi disagi per turisti e residenti, situazione insopportabile che ogni giorno peggiora".
Nella nota inviata a Rosa e Busciolano, Acito sottolinea i punti definiti nell'ambito dell'appuntamento di luglio, e soprattutto punta l'attenzione su un altro aspetto increscioso, che resta da chiarire, relativo allo sversamento non autorizzato di liquami nel torrente.
Si legge nella nota: "Nel contempo si è proceduto a presentare denuncia contro ignoti per la presenza di liquami, presumibilmente organici, nelle acque del torrente Jesce che risulterebbero sversati con cadenza settimanale".
Acito chiede quindi "di riconvocare, con l'urgenza estrema che il fenomeno richiede, il tavolo già riunito a luglio scorso, per verificare l'avanzamento dei lavori e degli interventi concordati tre mesi fa. Rimarco inoltre la necessità di attivare processi di controllo per eliminare gli scarichi abusivi che potrebbero essere la principale causa di questo annoso e deprecabile fenomeno".
Conclude Acito "Questa maggioranza è pronta ad affrontare e risolvere le problematiche ricevute in eredità dalla precedente gestione politica della nostra Regione, e siamo certi che si procederà, per le vie istituzionali, tenendo conto dell'urgenza e dei temi rilevanti legati a questa emergenza che da troppo tempo torna periodicamente a preoccupare i materani".