Accoglienza dei lavoratori stranieri nelle campagne
Riunito un tavolo di confronto in Prefettura
venerdì 5 marzo 2021
10.58
I progetti di accoglienza dei lavoratori stranieri impegnati in agricoltura, in particolar modo nel Metapontino, sono stati al centro di un incontro in videoconferenza promosso dalla Prefettura di Matera a cui hanno partecipato i rappresentanti della Regione, del Comune di Policoro, dei sindacati, degli imprenditori, di Caritas e altre realtà del terzo settore. Il prefetto Rinaldo Argentieri ha fatto un forte richiamo a definire quanto prima i tempi dell'accoglienza.
La manodopera agricola nel Metapontino è fortemente connotata dalla presenza di stranieri ma c'è il serio problema abitativo. I lavoratori sono costretti a vivere in condizioni precarie e degradanti, in immobili abbandonati e fatiscenti, senza sicurezza e igiene.
La provincia di Matera ha già pagato un conto pesante il 7 agosto del 2019 con l'incendio del ghetto de ''La Felandina'', un opificio industriale occupato da centinaia di migranti. Le fiamme provocarono la morte della 28enne nigeriana Eris Petty. Dopo l'accaduto, l'accampamento abusivo è stato oggetto di sgombero coattivo ma il problema non è stato risolto.
i punta sui bandi della Regione per i progetti delle comunità di accoglienza in cui fornire l'assistenza sanitaria ed il trasporto verso i luoghi di lavoro. La Prefettura si è impegnata a favorire il superamento dei passaggi burocratici tuttora aperti. Il prefetto Argentieri, inoltre, ha auspicato che quanto prima possano concludersi anche le procedure amministrative per l'apertura di un centro di accoglienza presso la ''Citta della Pace'' di Scanzano Jonico. Il tavolo in Prefettura tornerà a riunirsi per un ulteriore progetto sul modello virtuoso di ''Casa Betania'', centro di accoglienza voluto dalla Diocesi e attivo da circa un anno a Serra Marina, a Metaponto.
La manodopera agricola nel Metapontino è fortemente connotata dalla presenza di stranieri ma c'è il serio problema abitativo. I lavoratori sono costretti a vivere in condizioni precarie e degradanti, in immobili abbandonati e fatiscenti, senza sicurezza e igiene.
La provincia di Matera ha già pagato un conto pesante il 7 agosto del 2019 con l'incendio del ghetto de ''La Felandina'', un opificio industriale occupato da centinaia di migranti. Le fiamme provocarono la morte della 28enne nigeriana Eris Petty. Dopo l'accaduto, l'accampamento abusivo è stato oggetto di sgombero coattivo ma il problema non è stato risolto.
i punta sui bandi della Regione per i progetti delle comunità di accoglienza in cui fornire l'assistenza sanitaria ed il trasporto verso i luoghi di lavoro. La Prefettura si è impegnata a favorire il superamento dei passaggi burocratici tuttora aperti. Il prefetto Argentieri, inoltre, ha auspicato che quanto prima possano concludersi anche le procedure amministrative per l'apertura di un centro di accoglienza presso la ''Citta della Pace'' di Scanzano Jonico. Il tavolo in Prefettura tornerà a riunirsi per un ulteriore progetto sul modello virtuoso di ''Casa Betania'', centro di accoglienza voluto dalla Diocesi e attivo da circa un anno a Serra Marina, a Metaponto.