A rischio il sistema di raccolta sangue regionale?
Avis e Fidas lanciano l'allarme ma Pafundi chiarisce la situazione
venerdì 28 novembre 2014
11.31
Sono state Avis e Fidas Basilicata, associazioni che da anni si occupano delle donazioni di sangue in regione, a lanciare l'allarme circa il rischio di blocco del sistema regionale di raccolta sangue, allarme a cui, poche ore dopo, ha risposto Donato Pafundi, dirigente generale del Dipartimento Politiche per la Persona della Regione.
Il problema riscontrato dalle associazioni locali riguarda la mancanza di notizie certe su modalità, tempi e procedure che dovranno portare tutto il sistema trasfusionale ad accreditarsi in vista del 31 Dicembre, data di scadenza fissata dalle legge per l'accreditamento delle strutture trasfusionali, della unità di raccolta, fisse e mobili, del sangue. "Il rischio concreto è che dal prossimo 1 gennaio 2015 possa non esserci alcuna struttura trasfusionale lucana in grado di ricevere, lavorare, stoccare ed erogare le emazie raccolte in regione con la conseguente paralisi del sistema sanitario. Preoccupazioni da tempo espresse ai decisori del sistema sanitario regionale in special modo all'Assessore alla Sicurezza e Solidarietà Sociale dottoressa Flavia Franconi".
Dopo aver tentato tutte le vie amministrative e formali senza sortire alcun effetto, il presidente dell'Avis, Nicola Todisco, ha dunque deciso di rassegnare le proprie dimissioni in segno di protesta. "Siamo in una situazione molto grave abbiamo pochissimo tempo per fare le cose necessarie che non sono state fatte in questi anni. Confidare in una proroga sarebbe inutile, anzi deleterio".
Immediata la risposta del dottor Pafundi il quale, tramite nota stampa, fa sapere che "con nota del 13 Novembre 2013 sono state fornite, da questa direzione, indicazioni operative per l'autorizzazione delle strutture trasfusionali che consentono in maniera più agevole di affrontare e risolvere le tematiche connesse alle autorizzazioni di tali strutture. Tali indicazioni sono state condivise tra la Regione Basilicata, codeste associazioni di volontariato e le Aziende Sanitarie Regionali nelle varie articolazioni direttamente interessate alla tematica (uffici tecnici, UO Trasfusionali e Dipartimenti di prevenzione) nell'incontro del 29 ottobre u.s." .
Pertanto, Pafundi sollecita le associazioni interessate a trasmettere la documentazione utile al rilascio dell'autorizzazione, "così come evidenziato nei vari incontri presso questo dipartimento sulle tematiche emergenziali del sistema trasfusionale connesse all'accreditamento".
"I Direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali di Potenza e di Matera ed i Direttori dei Dipartimenti aziendali di prevenzione – conclude il dirigente del Dipartimento Politiche per la Persona - devono sentirsi fortemente impegnati nel garantire ogni massima collaborazione e celerità alle attività connesse alla definizione dei pareri finalizzati al rilascio delle autorizzazioni".
Il problema riscontrato dalle associazioni locali riguarda la mancanza di notizie certe su modalità, tempi e procedure che dovranno portare tutto il sistema trasfusionale ad accreditarsi in vista del 31 Dicembre, data di scadenza fissata dalle legge per l'accreditamento delle strutture trasfusionali, della unità di raccolta, fisse e mobili, del sangue. "Il rischio concreto è che dal prossimo 1 gennaio 2015 possa non esserci alcuna struttura trasfusionale lucana in grado di ricevere, lavorare, stoccare ed erogare le emazie raccolte in regione con la conseguente paralisi del sistema sanitario. Preoccupazioni da tempo espresse ai decisori del sistema sanitario regionale in special modo all'Assessore alla Sicurezza e Solidarietà Sociale dottoressa Flavia Franconi".
Dopo aver tentato tutte le vie amministrative e formali senza sortire alcun effetto, il presidente dell'Avis, Nicola Todisco, ha dunque deciso di rassegnare le proprie dimissioni in segno di protesta. "Siamo in una situazione molto grave abbiamo pochissimo tempo per fare le cose necessarie che non sono state fatte in questi anni. Confidare in una proroga sarebbe inutile, anzi deleterio".
Immediata la risposta del dottor Pafundi il quale, tramite nota stampa, fa sapere che "con nota del 13 Novembre 2013 sono state fornite, da questa direzione, indicazioni operative per l'autorizzazione delle strutture trasfusionali che consentono in maniera più agevole di affrontare e risolvere le tematiche connesse alle autorizzazioni di tali strutture. Tali indicazioni sono state condivise tra la Regione Basilicata, codeste associazioni di volontariato e le Aziende Sanitarie Regionali nelle varie articolazioni direttamente interessate alla tematica (uffici tecnici, UO Trasfusionali e Dipartimenti di prevenzione) nell'incontro del 29 ottobre u.s." .
Pertanto, Pafundi sollecita le associazioni interessate a trasmettere la documentazione utile al rilascio dell'autorizzazione, "così come evidenziato nei vari incontri presso questo dipartimento sulle tematiche emergenziali del sistema trasfusionale connesse all'accreditamento".
"I Direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali di Potenza e di Matera ed i Direttori dei Dipartimenti aziendali di prevenzione – conclude il dirigente del Dipartimento Politiche per la Persona - devono sentirsi fortemente impegnati nel garantire ogni massima collaborazione e celerità alle attività connesse alla definizione dei pareri finalizzati al rilascio delle autorizzazioni".