A Matera la protesta del Movimento di tutela della Valbasento
Per la questione del rinnovo a Tecnoparco dell'autorizzazione ambientale
giovedì 10 ottobre 2019
11.21
Approda a Matera il Movimento Tutela Valbasento per la protesta sul rinnovo dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale) alla Tecnoparco, azienda che si occupa dello smaltimento di reflui industriali a Pisticci Scalo.
Il Movimento è contrario. Così a pochi giorni di distanza dalla partecipazione al terzo "Sciopero globale per il clima", tenutosi a Matera il 27 settembre scorso, chiede "chiarezza agli Enti preposti in merito alle impellenti ed irrisolte questioni ambientali legate al territorio della zona industriale valbasentana. In particolare - si spiega - la mancata conclusione dell'iter per il riesame dell'AIA di Tecnoparco, che di fatto abilita l'azienda valbasentana a trattare in deroga quantità enormi di reflui industriali; la questione relativa alla messa in sicurezza della discarica "La Recisa" e all'impatto ambientale del Centro Oli e dei Pozzi Eni presenti a Pisticci; i ritardi e le inadempienze della Regione Basilicata in merito alla bonifica del SIN Valbasento".
"Chiediamo alla politica locale e regionale di adottare tutti gli strumenti cautelativi necessari alla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente", aggiungono i rappresentanti e citano uno studio. "Sono anni - si afferma in una nota - che sul territorio si parla di temi legati alla salute e all'ambiente. Basti pensare all'ultimo Rapporto del Progetto SENTIERI (realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità), che ha riscontrato, per il periodo 2006-2013, un eccesso di mortalità per patologie neoplastiche e cardiovascolari nei Comuni che si affacciano sulla Valbasento".
In tal senso invocano un intervento del Comune di Pisticci. E scelgono Matera per mettere maggiormente in evidenza la protesta.
Il Movimento è contrario. Così a pochi giorni di distanza dalla partecipazione al terzo "Sciopero globale per il clima", tenutosi a Matera il 27 settembre scorso, chiede "chiarezza agli Enti preposti in merito alle impellenti ed irrisolte questioni ambientali legate al territorio della zona industriale valbasentana. In particolare - si spiega - la mancata conclusione dell'iter per il riesame dell'AIA di Tecnoparco, che di fatto abilita l'azienda valbasentana a trattare in deroga quantità enormi di reflui industriali; la questione relativa alla messa in sicurezza della discarica "La Recisa" e all'impatto ambientale del Centro Oli e dei Pozzi Eni presenti a Pisticci; i ritardi e le inadempienze della Regione Basilicata in merito alla bonifica del SIN Valbasento".
"Chiediamo alla politica locale e regionale di adottare tutti gli strumenti cautelativi necessari alla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente", aggiungono i rappresentanti e citano uno studio. "Sono anni - si afferma in una nota - che sul territorio si parla di temi legati alla salute e all'ambiente. Basti pensare all'ultimo Rapporto del Progetto SENTIERI (realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità), che ha riscontrato, per il periodo 2006-2013, un eccesso di mortalità per patologie neoplastiche e cardiovascolari nei Comuni che si affacciano sulla Valbasento".
In tal senso invocano un intervento del Comune di Pisticci. E scelgono Matera per mettere maggiormente in evidenza la protesta.