A Matera la conferenza degli istituti italiani di cultura nel mondo
Presenti i ministri Tajani, Bernini e Casellati
martedì 5 novembre 2024
21.53
Si è svolta oggi a Matera la prima giornata della conferenza dei direttori e delle direttrici degli Istituti italiani di cultura che nel mondo sono 88. Gli "stati generali" - sul tema "Cultura è crescita" - proseguiranno domani, sempre nell'auditorium Gervasio del Conservatorio "Duni" di Matera.
Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, oggi ha presieduto la sessione istituzionale a cui hanno partecipato il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, e il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Ha partecipato anche il regista Pupi Avati.
"La cultura - ha detto Tajani - è un veicolo straordinario per costruire relazioni internazionali solide e proficue: sin dall'inizio del mio mandato abbiamo dato ampio spazio alla diplomazia culturale, rafforzando la nostra rete all'estero di Istituti di Cultura e l'offerta di iniziative volte a far conoscere il nostro patrimonio storico, culturale e letterario" ha commentato il Ministro, che ha evidenziato anche il forte valore economico del settore, che include anche comparti come il design e la moda, con un valore stimato intorno ai 600 miliardi di euro annui e più di 280 mila imprese attive nel settore". I temi che si trattano sono: il rafforzamento di proposte innovative in grado di parlare ai giovani nei cinque continenti, la promozione dei nostri territori, l'avanzamento della qualità dell'offerta culturale. L'evento, che si svolge annualmente, rappresenta un importante momento di dialogo sulla promozione culturale italiana nel mondo, scandito da dibattiti, seminari e gruppi di lavoro.
Gli Istituti Italiani di Cultura (IIC) sono presenti nelle principali capitali e nelle città degli Stati con i quali l'Italia intrattiene relazioni diplomatiche e sono punto di incontro e dialogo per intellettuali, artisti, partner culturali e per gli italiani e gli stranieri che vogliono instaurare o consolidare un rapporto con il nostro Paese. La rete è composta attualmente da 88 sedi diffuse nei cinque continenti. L'operato degli Istituti Italiani di Cultura contribuisce ad aumentare la credibilità dell'Italia nella produzione culturale contemporanea e a sostenere le industrie culturali e creative italiane, in modo da contribuire alla crescita dell'intera economia italiana. Come è emerso dall'ultima indagine Symbola-Unioncamere, la cultura ha di fatto sul resto dell'economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8: ciò significa che, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,8 in altri settori economici diversi, come quello turistico e dei trasporti.
Negli interventi istituzionali si è fatto riferimento anche a Matera che è stata scelta per la sua "rilevanza mondiale" come motore di cultura.
Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, oggi ha presieduto la sessione istituzionale a cui hanno partecipato il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, e il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Ha partecipato anche il regista Pupi Avati.
"La cultura - ha detto Tajani - è un veicolo straordinario per costruire relazioni internazionali solide e proficue: sin dall'inizio del mio mandato abbiamo dato ampio spazio alla diplomazia culturale, rafforzando la nostra rete all'estero di Istituti di Cultura e l'offerta di iniziative volte a far conoscere il nostro patrimonio storico, culturale e letterario" ha commentato il Ministro, che ha evidenziato anche il forte valore economico del settore, che include anche comparti come il design e la moda, con un valore stimato intorno ai 600 miliardi di euro annui e più di 280 mila imprese attive nel settore". I temi che si trattano sono: il rafforzamento di proposte innovative in grado di parlare ai giovani nei cinque continenti, la promozione dei nostri territori, l'avanzamento della qualità dell'offerta culturale. L'evento, che si svolge annualmente, rappresenta un importante momento di dialogo sulla promozione culturale italiana nel mondo, scandito da dibattiti, seminari e gruppi di lavoro.
Gli Istituti Italiani di Cultura (IIC) sono presenti nelle principali capitali e nelle città degli Stati con i quali l'Italia intrattiene relazioni diplomatiche e sono punto di incontro e dialogo per intellettuali, artisti, partner culturali e per gli italiani e gli stranieri che vogliono instaurare o consolidare un rapporto con il nostro Paese. La rete è composta attualmente da 88 sedi diffuse nei cinque continenti. L'operato degli Istituti Italiani di Cultura contribuisce ad aumentare la credibilità dell'Italia nella produzione culturale contemporanea e a sostenere le industrie culturali e creative italiane, in modo da contribuire alla crescita dell'intera economia italiana. Come è emerso dall'ultima indagine Symbola-Unioncamere, la cultura ha di fatto sul resto dell'economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8: ciò significa che, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,8 in altri settori economici diversi, come quello turistico e dei trasporti.
Negli interventi istituzionali si è fatto riferimento anche a Matera che è stata scelta per la sua "rilevanza mondiale" come motore di cultura.