A Istanbul vince il Made in Italy

Frank D'Addario e Mimmo Suma protagonisti della Fiera del Design

lunedì 25 gennaio 2016 8.50
A cura di Vittoria Scasciamacchia
Quella di Frank D'Addario e Mimmo Suma è una storia di riscatto e di successo. Figli del territorio murgiano ed entrambi ex dipendenti della Natuzzi, sono riusciti a conquistare la Turchia a suon di innovazione e design made in Italy. I due professionisti, in qualità, rispettivamente, di Direttore di Sviluppo del Prodotto e Direttore Artistico dei due gruppi più importanti nel settore dell'arredamento, Dogtas Mobili e Kelebek Mobili, hanno sbancato alla Fiera del Salone Internazionale di Istanbul, tenutasi nei giorni scorsi, portando a casa ben sei premi. Il più importante, quello come miglior azienda del settore, è stato assegnato alla Dogtas insieme ad altri tre nelle categorie "camera da letto", "divani", e "cucine"; la Kelebek, invece, si è accaparrata il riconoscimento per la miglior cameretta per bambini e l'ambìto premio di "Studio Apartment", arredo per mini-appartamenti.

Il manager Frank D'Addario, nato in America ma vissuto tra Gravina e Matera dove tutt'ora torna ogni fine settimana, illustra soddisfatto il risultato raggiunto: "Kelebek e Dogtas rappresentano oggi il secondo gruppo turco in ordine di grandezza per fatturato e numero di dipendenti. Alla stessa fiera dello scorso anno, le due aziende, seppur importanti, rientravano nella fascia di livello medio. A noi è stato dato il compito di portarle al livello medio-alto e, a distanza di soli 12 mesi, possiamo affermare con orgoglio di esserci riusciti".

Dirigente della Natuzzi per ben otto anni come responsabile di prodotto, D'Addario vanta una lunga esperienza di lavoro in giro per il mondo: Stati Uniti, Russia, ecc. "Quando purtroppo nel 2013 è scoppiata la crisi del salotto - racconta - ho iniziato a lavorare come consulente e, tra le altre cose, nel 2014 ho realizzato una missione a Malta con 18 imprese. Nello stesso anno sono stato contattato da un fondo internazionale, la Turkven, nota società di Private Equity, che mi chiedeva di tornare nel settore del mobile. Da qui è iniziata l'avventura nelle due multinazionali turche il cui presidente, Ismail Dogan, era alla ricerca di professionisti italiani per innalzare il livello generale della società".

Agli imprenditori locali, D'Addario consiglia di allargare il proprio raggio d'azione poichè il Made in Italy rimane un marchio dal forte appeal in tutto il mondo e, in particolar modo, in quei paesi che hanno un'economia in forte crescita come, appunto, la Turchia, ma anche la Russia o il sud America. "Puntare a pochi mercati dove mancano il know-how e le competenze italiane per uscire dalla crisi. Qui il futuro è tutto ancora da costruire".

Ad affiancarlo, condividendone ogni scelta stilistica e progettuale, c'è il materano Mimmo Suma, art director freelance dello stesso gruppo aziendale. "Un riconoscimento che rappresenta, per me, una soddisfazione incredibile e inaspettata che mi riempie di gioia immensa - dichiara Suma - e mi spinge a proseguire in questo fantastico percorso. Sono onorato dei sei premi vinti e di aver contribuito, assieme a Frank e grazie al duro lavoro dei colleghi di Istanbul, a dare lustro a queste due importanti aziende".

Anche Suma ha alle spalle una lunga esperienza all'interno della Natuzzi, "ho collaborato per 19 anni con il Centro Stile della Natuzzi - commenta - grazie a quest'esperienza ho girato il mondo e incrementato le mie conoscenze stilistiche. Ne è seguito un periodo di riflessione, finchè, un giorno, sono stato contattato dal mio ex collega Frank D'Addario e l'ho raggiunto in Turchia. Nell'occasione ho conosciuto i dirigenti del gruppo aziendale e, da lì, è iniziata la collaborazione di cui questi successi non rappresentano che l'inizio".

Fortemente legato alla propria terra d'origine, Suma tutt'oggi vive e lavora nella città dei Sassi: "Matera è la mia città, vi sono nato e quando mi allontano, anche pochi giorni, sento una forza grande che mi richiama. Abbiamo, come territorio, una grande occasione in vista del 2019, speriamo di saper approfittarne tutti per crescere. Ai giovani raccomando di lavorare tanto, di non scoraggiarsi ai primi insuccessi, che sicuramente ci saranno, e di portare avanti con determinazione la propria idea".
Frank D'Addario e Mimmo Suma
Frank D'Addario e Mimmo Suma
Frank D'Addario e Mimmo Suma
Frank D'Addario e Mimmo Suma