30 milioni di euro per completare la fibra ottica in Basilicata
Ne da annuncio Antonello Giacomelli, sottosegretario del Mise, con delega a Poste e Telecomunicazioni
domenica 4 dicembre 2016
Quanto costa completare la fibra ottica in Basilicata? Servono 30 milioni di euro per completare, entro il 2018, il piano di infrastrutturazione digitale della Basilicata. Un piano che si aggiunge al precedente progetto della Regione, da 33,2 mln di euro, realizzato da Telecom, che ha portato la copertura con fibra ottica in 64 comuni lucani.
L'annuncio viene direttamente dal sottosegretario del Mise, con delega a Poste e Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli nel corso del convegno "Dalla banda ultralarga alla digita society" che si è svolto questo pomeriggio presso la sede di Confindustria Basilicata. L'esponente di Governo ha anche raccolto e rilanciato l'invito rivolto dal direttore generale del dipartimento Attività produttive della Regione, Giandomenico Marchese, a realizzare in Basilicata – con il coinvolgimento dell'Associazione degli industriali lucani e dell'Università – una sorta di laboratorio sperimentale in tema di digital economy.
Completata la prima di implementazione dell'Agenda digitale europea, gli sforzi devono andare ora nella direzione di estendere la trasformazione digitale del Paese alle relazioni tra imprese e Pa e tra imprese e imprese, per rilanciare la competitività del tessuto economico. Con l'obiettivo di una maggiore efficienza nei processi amministrativi, più flessibilità sui processi commerciali, meno costi e più qualità dei servizi offerti.
Non solo investimenti economici. Al convegno è emersa anche la necessità di investire sulla formazione del capitale umano per sfruttare al meglio, anche in termini occupazionali, le opportunità che possono aprirsi sul territorio dalla trasformazione digitale del Paese e in particolare della Regione.
L'annuncio viene direttamente dal sottosegretario del Mise, con delega a Poste e Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli nel corso del convegno "Dalla banda ultralarga alla digita society" che si è svolto questo pomeriggio presso la sede di Confindustria Basilicata. L'esponente di Governo ha anche raccolto e rilanciato l'invito rivolto dal direttore generale del dipartimento Attività produttive della Regione, Giandomenico Marchese, a realizzare in Basilicata – con il coinvolgimento dell'Associazione degli industriali lucani e dell'Università – una sorta di laboratorio sperimentale in tema di digital economy.
Completata la prima di implementazione dell'Agenda digitale europea, gli sforzi devono andare ora nella direzione di estendere la trasformazione digitale del Paese alle relazioni tra imprese e Pa e tra imprese e imprese, per rilanciare la competitività del tessuto economico. Con l'obiettivo di una maggiore efficienza nei processi amministrativi, più flessibilità sui processi commerciali, meno costi e più qualità dei servizi offerti.
Non solo investimenti economici. Al convegno è emersa anche la necessità di investire sulla formazione del capitale umano per sfruttare al meglio, anche in termini occupazionali, le opportunità che possono aprirsi sul territorio dalla trasformazione digitale del Paese e in particolare della Regione.